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(7 Ottobre 2008)
Per i pochi che ancora non conoscono la storia di Dante De Angelis la raccontiamo brevemente.
Dante De Angelis, macchinista in forza al deposito locomotive di Roma S. Lorenzo, leader storico dei ferrovieri e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, viene accusato da TrenItalia di false dichiarazioni per aver divulgato la notizia che due treni Eurostar si erano spezzati nel giro di otto giorni, mettendo in guardia sulle condizioni dei convogli Fs. Si alza una polemica tra lavoratori e azienda.
La reazione arriva il giorno di Ferragosto: Trenitalia licenzia il ferroviere contestandogli di avere creato una situazione di "procurato allarme" ingiustificata e "avere leso gravemente l'immagine della Società", in "palese violazione dei suoi doveri di dipendente".
che afferma di essere.
"Siamo di fronte ad un vero e proprio accanimento personale nei confronti di chi si occupa di sicurezza. Dante è stato licenziato senza lettera, per ritorsione”, dicono i macchinisti.
Il sindacato dei macchinisti “Orsa” ha definito quello di De Angelis "un licenziamento facile e ingiustificato".
Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom, ha giudicato tutto ciò "un atto di fascismo aziendale".
De Angelis, già un’altra volta, nel 2006, aveva subito un analogo provvedimento, poi ritirato dalle Fs sempre per la sua attività sindacale durante la vertenza dei macchinisti contro il pedale dell'uomo morto". Il licenziamento era arrivato dopo la denuncia sulla mancanza di sicurezza andata in onda sulla puntata di Report nel 2003.
Mercoledì 8 ottobre 2008, ore 21, Vag 61, via Paolo Fabbri 110 sotto il ponte di S.Donato - Bologna
“Riassumete Dante De Angelis”
assemblea pubblica, nell’ambito della campagna di solidarietà a favore del ferroviere licenziato da TrenItalia, perché simbolo della lotta per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Partecipano
- Dante De Angelis
- Giuseppe Pinto (Rls TrenItalia, compartimento di Bologna)
- Antonio Di Luccio (lavoratore Fs)
-
Prima dell’inizio del dibattito verrà proiettato il cortometraggio “ANTONIO FERROVIERE” che affronta la vicenda del gravissimo infortunio sul lavoro occorso nel 2006 al Capotreno di Bologna Antonio Di Luccio nella stazione di Piacenza.
Il video è realizzato dal regista forlivese Alessandro Quadretti, e si è classificato al terzo posto alla rassegna “Corto sicuro” (Concorso nazionale dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro).
L’assemblea a VAG 61, oltre ad essere un momento di vicinanza e solidarietà a Dante, sarà l’occasione per parlare di “morti bianche”, infortuni sul lavoro, lavoro nero e precarietà.
Si parlerà anche del clima di repressione e intimidazione che si vive oggi sui posti di lavoro. Venendo alla realtà bolognese, è paradigmatica la situazione dell’Alcisa di Zola Predosa dove un impiegato è stato sospeso per 3 giorni nel mese di maggio per un intervento in assemblea e, 3 mesi dopo, una seconda volta insieme a una collega con cui si stava candidando alle elezioni delle RSU nella lista Cobas.
vag 61 - Bologna
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