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(24 Ottobre 2008)
L’utilizzo della forza per “impedire l’occupazione di scuole e università a tutela degli studenti che vogliono frequentare”, esplicitato ieri da Berlusconi, pone un problema di ordine più generale. Analogamente il Governo domani potrebbe mandare la polizia davanti ai cancelli di una fabbrica per “tutelare chi non fa sciopero”. Berlusconi e Brunetta dunque mirano a ingabbiare il conflitto sociale, nelle scuole e nei posti di lavoro, riesumando dai polverosi archivi della destra il concetto della “maggioranza silenziosa”. Rifondazione Comunista ribadisce che le forme di lotta che appartengono alla tradizione del movimento studentesco e operaio, scioperi, cortei, occupazioni, così come le lezioni in piazza che si stanno svolgendo in tante città italiane, sono strumenti di democrazia diretta che vanno - quelli sì - tutelati. Contro ogni tentativo di creare nuove “zone rosse” nella scuola e nei posti di lavoro va rilanciata la solidarietà tra lavoratori di oggi e lavoratori di domani. Per questo sosterremo le mobilitazioni del movimento studentesco, dei lavoratori e dei precari della scuola e dell’università, così come il presidio indetto da Filt e Filcem Cgil domani pomeriggio a Genova a difesa del diritto di sciopero. Se il Governo deciderà di andare a una prova di forza chiederemo ai nostri militanti, ai nostri dirigenti e rappresentanti istituzionali di presidiare le sedi scolastiche occupate e di stare al fianco di chi difende democraticamente l’istruzione pubblica.
Genova, 23 ottobre 2008
Marco Nesci - Capogruppo Prc Regione Liguria
Marco Veruggio - Responsabile Economia e Lavoro Prc Genova
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