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(16 Dicembre 2008)
La Grecia Brucia Nel quartiere Exarchia, nelle vicinanze dell'università di Atene, nella notte del 6 dicembre la polizia greca, in risposta ad uno scontro verbale, spara a freddo su un gruppo di giovani. Uno di loro, quindicenne, Alexis Grigoropulos, rimane disteso a terra in una pozza di sangue.
Secondo la prima versione delle "forze dell'ordine"
greche la sparatoria è avvenuta in seguito al lancio di alcune bottiglie incendiarie.
Dello stesso modello utilizzate per giustificare i pestaggi alla scuola Diaz durante il G8 a Genova nel 2001.
Inesistenti.
Esplode la protesta
Nel vero senso della parola, del resto non è il primo caso in territorio ellenico di soprusi da parte della polizia e lo stato*.
La guerriglia oramai è all'ordine del giorno, amplificata da giornali e televisioni**. Che quotidianamente, non sappiamo se in modo cinico o ipocrita, titolano più o meno così: "Governo: situazione verso la normalita'".
In realta' l'omicidio ha nuovamente evidenziato la grave situazione DELLA grecIa, colpita dalla crisi economica e da un tentativo di riforma dell'università, innescando scontri fra i cittadini e "le forze dell'ordine" e l'occupazione del politecnico di Atene e di altre università della città, tuttora in lotta.
Un forte e radicato movimento anarchico ha contribuito alla diffusione della rivolta, con una critica radicale dell'esistente, con il pensiero e con l'azione.
Rinnoviamo l'invito a partecipare alle lotte***!
SOLIDARIETA' INCONDIZIONATA AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE CHE QUOTIDIANAMENTE LOTTANO NELLE STRADE GRECHE CONTRO LA REPRESSIONE DELLO STATO
dicembre 2008
Torino Squatter
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