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(14 Febbraio 2009)
Noi comitato di difesa della salute ci uniamo ai famigliari dei lavoratori, vittime della Tricom Galvanica PM, per esprimere la nostra comune rabbia e indignazione per la richiesta di archiviazione nuovamente avanzata dal PM Parolin alla procura di Bassano del Grappa.
“Al di là di ogni ragionevole dubbio” noi siamo certi che
I lavoratori della Tricom camminavano quotidianamente in una fanghiglia di cromo-nichel e residui del processo lavorativo. Dalle analisi fatte (oltre al niche e cromo) sono trovati ben sette tipi di cianuro, piombo, soda e composti di acido solforico.
Non esistevano protezioni di alcun tipo per i lavoratori né personali, né generali all'interno dell'ambiente.
Gli aspiratori erano insufficienti e quelli presenti non erano funzionanti. Si spalancavano i portoni per creare flusso d’aria.
Dalle vasche, dove avveniva la cromatura, saliva una nebbia persistente, alla quale gli operai erano sottoposti per tutta la giornata lavorativa.
Testimonianze raccolte dai lavoratori e agli atti.
Tutti questi elementi e molti altri sono stati:
- illustrati dettagliatamente da medici legali e professori universitari
- confermati dal Corpo forestale dello stato presso la procura di Bassano del Grappa e dai funzionari che vi hanno indagato
- presentati presso le udienze preliminari della stessa procura che oggi dovrebbe accettare l'archiviazione.
Parlare di archiviazione è inammissibile.
Gheller, Bonan, Dal Fior, Lorenzin, Zanetti, Colò, Conte, Girolimetto, Zarpellon, Ceschi sono morti a seguito di queste circostanze, mentre numerosi altri ex operai sono gravemente ammalati.
Non possiamo accettare che nelle motivazioni dell'archiviazione tutte queste morti siano accreditate all'abitudine al fumo (alcuni di questi operai non fumavano o avevano smesso da tempo), tesi che sostanzia una volta di più la totale impunità dei padroni.
Ci sono tutti gli elementi per andare al processo: il PM Parolin ritiene non doversi procedere richiedendo l'archiviazione della causa Tricom.
Questa giustizia è completamente assente; c'è la volontà politica di ritardare, rinviare, omettere, archiviare.
Noi continueremo la lotta contro questi omicidi più forte di prima non solo per portare sul banco degli imputati i padroni e i responsabili di questa fabbrica di morte, ma anche per denunciare un sistema economico che in nome del profitto calpesta e uccide uomini e natura.
SAREMMO PRESENTI PER ESPRIMERE LA NOSTRA RABBIA
SABATO 14 FEBBRAIO ORE 9,30 al mercato di Bassano del Grappa
LUNEDI’ 16 FEBBRAIO ORE 12,00 davanti il Tribunale di Bassano del Grappa in concomitanza con l’udienza per la morte di un lavoratore a causa dell’amianto
MARTEDI’ 17 FEBBRAIO ORE 9,30 In piazza a Tezze sul Brenta in concomitanza con la “Conferenza dei Servizi”
Bassano, Tezze 13/02/09
Comitato di difesa della salute nei luoghi di Lavoro e della popolazione di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa
http://salutetezze.splinder.com
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