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(28 Febbraio 2009)
La Saint Gobain restiuisca alla città di Pisa i profitti derivanti dlala variante urbanistica concessa dalla Amministrazione Comunale.
Tre settimane di cassa integrazione a partire dal prossimo marzo e 30 lavoratori interinali non riassorbiti in azienda eppure il gruppo Saint Gobain registra una crescita del 3,7% dei prpri ricavi. .
Il gruppo saint gobain ha così deciso da una parte le delocalizzazioni produttive dove il costo della mandopera è irrisorio e dove si può operare nel quasi totale disprezzo dell'ambiente e dei diritti, dall'altra il licenziamento in Usa e Nord Europa di migliaia di lavoratori per puntare sull'edilizia e sui prodotti per costruzione e abitazione, per investire la ricchezza prodotta nella industria in attività speculative di carattere borsisitico. A farne le spese il settore vetro dove, guarda caso, sono impiegati tra Francia e Italia migliaia di lavoratori.
La speculazione finanziaria e la forte riduzione del potere di acquisto dei salari sono le cause della crisi economica che produce tagli occupazionali e un arretramento dei diritti individuali e collettivi
Le istituzioni locali non devono assistere passivamente ai tagli dei posti di lavoro, ma ci sono responsabilità ancora più gravi
Un avariante urbanistica ha permesso a Saint Gobain di vendere a peso d'oro alcuni terreni promettendo in cambio la apertura di un nuovo forno e di un posto di lavoro: oggi si sa che ninete di tutto ciò accadrà , quindi chiediamo all'Amministrazione Comunale non parole ma fatti.. Che il gruppo Saint Gobain restituisca alla città di Pisa e ai giovani in cerca di occupazione tutti i profitti che ha accumulato con la variante urbanistica
Confederazione Cobas Pisa
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