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L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

(3 Dicembre 2011) Enzo Apicella
Martedì scorso il parlamento islandese ha votato a favore del riconoscimento dei Territori Palestinesi come stato indipendente.

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Il sessantottino formalista

Pisa: negata aula a lettere per iniziativa a favore del boicottaggio

(3 Marzo 2009)

Il preside della facoltà di lettere si trincera dietro a vizi formali per non concedere l'aula alla iniziativa per il boicottaggio di israele

Lo abbiamo scritto in tutti i modi:la settimana contro l'apartheid in israele (dal 2 al 9 Marzo) si prefigge l'obiettivo di fornire informazione e conoscenza di quanto sta accadendo in Palestina.

I toni da noi utilizzati non sono offensivi, abbiamo citato centinaia di documenti che spiegano come il boicottaggio sia nato all'interno della società civile palestinese ed Israeliana fin dal 2005, come sindacati inglesi, canadesi e sudafricani abbiano organizzato iniziative e campagne di denuncia e di boicottaggio

Avevamo chiesto da giorni la sala multimediale di lettere, la notizia è stata pubblicata sui giornali,circolata per le mailing list e per i siti, diffusa su manifestini; nessuno a Pisa può asserire di non essere stato informato della iniziativa e dei suoi contenuti.

Se il preside di lettere, Prof Iacono, aveva dubbi sulla concessione della sala, avrebbe dovuto convocare gli organizzatori non poche ore prima della iniziativa

Eppure per vizi formali legati alla richiesta, il preside prof Iacono nega la sala multimediale, una decisione formale che certo si ricollega all'argomento trattato, un argomento scomodo che in Inghilterra non ha impedito a tanti docenti di aderire al boicottaggio.

Ci saremmo aspettati maggiore coraggio intellettuale da parte del prof Iacono, per anni collaboratore de iL manifesto, anche una posizione critica verso il boicottaggio che avrebbe aiutato il dibattito e a far conoscere a tanti studenti il dramma del popolo palestinese.
Non esistono ragioni insormontabili per non concedere questa aula, non esiste alcuna scusante per la comunità intellettuale pisana il cui impegno sociale e politico è ai minimi termini per non dire ormai inesistente

Una comunità che negli anni è passata dagli istituti Gramsci e dal marxismo alla esaltazione del libero mercato o del partito democratico ma soprattutto di un modello sociale che nega ogni giorno spazi al sapere e alla cultura

Oggi viene negata una sala -causa vizi formali- alla campagna per il boicottaggio contro Israele, domani la stessa sala potrà essere negata a chi lotta in difesa del diritto di sciopero o contro Riforme dell'università che negano il diritto allo studio e al sapere

Confederazione cobas - Pisa

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