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Alfa Romeo Arese: a che punto siamo

comunicato SLAI COBAS Alfa Romeo Arese

(12 Aprile 2003)

Mercoledì 2 aprile la Fiom-Cgil e lo Slai-Cobas hanno proclamato 3 ore di sciopero, dall’inizio del turno di lavoro, con presidio delle portinerie.

Fino alle 10 e mezza nessun lavoratore e nessun mezzo sono entrati in fabbrica ad eccezione dei lavoratori del consorzio per i quali lo sciopero non è stato proclamato, dopo le risposte positive di assunzione dei lavoratori ex alfa da Alfa Businnes Park.

Obiettivo dello sciopero è stato quello di fare pressione sui proprietari delle palazzine degli impiegati C.T. e C.D. (Aedes-Piemongest) per estendere gli accordi siglati in regione il 28-2-03, sul nuovo polo per la mobilità sostenibile.

Con questa iniziativa, che ha bloccato tutta la fabbrica, si è anche voluto dare un segnale a chi in questi giorni ha messo in discussione l’accordo siglato il 27 febbraio scorso in Regione per la costituzione ad Arese del polo per l’auto ecologica.

L’Assessore Regionale Zanello (lega nord) nell’articolo del giorno 27-3-04 dal titolo "Ex Alfa : tutte le speranze congelate", alle domande rispondeva :

"Siamo preoccupati per l’atteggiamento delle proprietà, mentre apprezziamo il ruolo attivo e propositivo che hanno avuto i comuni. A questo punto bisogna ripartire da capo".

Sempre Zanello, dopo l’accordo in regione, sul corriere della sera del 28-2-03, alla domanda "Il rafforzamento dei diritti sindacali può disincentivare le aziende ad insediarsi ad Arese?" rispondeva: "Il pericolo c’è. Se questi vincoli impediranno la creazione di occupazione bisognerà fare un passo indietro".

E proprio il giorno dopo la dichiarazione di Zanello, il 28-3-03, si teneva il primo incontro tra i delegati di sito e le proprietarie delle aree (ABP e estate sei) e arrivava prontamente la richiesta,come detto da Zanell, "di fare un passo indietro".

Gli Americani dell’Alfa Businnes Park, in modo provocatorio e disattendendo gli accordi sottoscritti, proponevano di assumere i 42 lavoratori ex Alfa, attualmente licenziati dalle aziende del consorzio, attraverso le cooperative.

Tutto questo tra le "volute" indiscrezioni, purtroppo anche da parte sindacale, (Lareno CGIL), che gli Americani di Aig Licoln starebbero pensando di abbandonare tutto.

La ferma contrarietà dei delegati di sito, ha portato gli Americani a più miti consigli, e a dichiarare che assumeranno a tempo indeterminato tutti i lavoratori ex Alfa.

Questo però non può bastare, occorre continuare la mobilitazione, prima di tutto per impedire il continuo smantellamento della fabbrica che la Fiat sta operando, ed in secondo luogo per estendere ed applicare l’accordo del 27-2-03. In quell’accordo, infatti, vi erano due punti irrinunciabili : le 25 aziende che a detta della regione erano disponibili ad insediarsi ad Arese e l’integrazione della cig all’80% reale del reddito. L’accordo è molto chiaro: "entro 30 giorni la Regione avrebbe avanzato proposte in questo senso".

SIAMO A UN PUNTO CRUCIALE DELLA LOTTA !

1. Per quanto riguarda le 25 aziende, l’avv. Gorlani responsabile di "Estate Sei", società proprietaria dei capannoni dove si dovrebbero inserire le 25 aziende già d’accordo con il polo dell’auto ecologica, all’incontro con i delegati di sito ha dichiarato di non conoscere queste società. Sulla Prealpina del 27-3-03 dichiarava che "non conosce nessun nome di ditte interessate all’area Fiat". Su Il Giorno del 28-2-03 Formigoni, riferendosi alle 25 aziende che si sono rese disponibili ad insediarsi ad Arese, diceva : "E’ più probabile che siano operatori già esistenti nell’area, gruppi industriali noti e meno noti".

2. Sull’integrazione al reddito, dopo vari incontri con i funzionari della Regione, e dopo aver appreso che il Ministro Maroni (lega), non è intenzionato ad accogliere la proposta di un reale 80% della cig, anziché l’attuale 50-60%, abbiamo sottoposto alla regione alcune proposte. Occorre ricordare che la regione Sicilia ha stanziato 500 euro ad ogni cassintegrato di Termini Imerese, mentre Formigoni e Zanello non intendono fare nulla per i cassintegrati Lombardi. "Chiederemo più soldi per gli operai" titolava il corriere della sera del 28-2-03, in un’intervista all’assessore regionale Zanello, che aggiungeva "i 550 euro della cassintegrazione a Milano non bastano".

La situazione dell’Alfa di Arese in queste settimane si è ulteriormente aggravata.

Anche il reparto meccanica è coinvolto in una massiccia cig, la Fiat continua lo smantellamento della fabbrica con trasferimenti dei settori impiegatizi in altre sedi e gli impianti per l’auto ecologica, acquistati negli anni scorsi con i soldi della regione, sono stati smontati di notte e trasferiti a Mirafiori.

Per questo giovedì 10 aprile i lavoratori in cig hanno manifestato alla stazione centrale di Milano, ottenendo di leggere un messaggio con gli autoparlanti della stazione. Da giorni avevamo preannunciato il blocco della stazione, ma dopo la convocazione per il 15 in regione, abbiamo deciso di attendere quest’incontro.

Per evitare divisioni tra le OOSS, questa manifestazione è stata fatta solo dai cassintegrati perché Fim-Cisl, Uilm-Uil e Flmu-Cub non hanno voluto dichiarare sciopero per tutta la fabbrica. Sono ormai mesi che queste organizzazioni sindacali non vogliono più scioperare.

Martedì 15 aprile, la Regione dovrà dare risposte concrete.

Ottenere l’integrazione all’80% della cig, l’assunzione dei lavoratori attualmente licenziati, a tempo determinato e non in cooperative, garanzie di lavoro per i cassintegrati e l’estensione dei delegati di sito in tutta l’area di Arese, sono obiettivi importanti, che possono essere d’esempio per tutti.

Basti ricordare che i lavoratori in cig in Lombardia sono circa 15 mila, e che ormai l’assunzione in posti di lavoro fisso, è diventato un obiettivo di tutto il movimento.

Per questo se nei prossimi giorni non avremo risposte concrete, riprenderemo la lotta in modo deciso.

ARESE 12-4-03

SLAI COBAS Alfa Romeo Arese

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