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(Palestina occupata)

Sa’adat esorta l’Autorità Palestinese a fermare i suoi attacchi contro la resistenza

e ad assicurare protezione politica ai prigionieri reclusi nelle carceri israeliane

(27 Aprile 2009)

Il compagno Sa’adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), ha esortato l’Autorità Palestinese (AP) a fermare i suoi arresti e i suoi attacchi contro la resistenza Palestinese e gli arresti di massa di cui le agenzie di sicurezza della AP si sono rese autrici nella West Bank.

Il compagno Sa’adat ha scritto un messaggio dalla sua cella nella prigione israeliana di Asqualan affermando che “è impossibile chiedere la libertà dei detenuti nelle prigioni israeliane mentre le carceri dell’Autorità Palestinese sono piene di prigionieri politici ‘colpevoli’ di resistenza o detenuti per dispute interne”.

La lettera diceva anche che “la lealtà nei confronti dei detenuti palestinesi nelle galere Sioniste richiede la protezione politica della loro causa, dal momento che essi sono prigionieri per aver combattuto per una giusta causa e per una legittima resistenza”.

A proposito dell’unità nazionale e dei colloqui tra Hamas e Fatah, ha espresso ottimismo per i “parziali successi raggiunti in occasione degli incontri”, aggiungendo che il prossimo appuntamento “dovrebbe essere coronato dalla dichiarazione di un accordo Palestinese per ricostruire una ‘casa’ Palestinese con tutte le sue organizzazioni politiche e sociali su una base nazionale”.

Il compagno Sa’adat ha sollecitato tutte le organizzazioni Palestinesi a stare insieme sulla base del documento di riconciliazione dei prigionieri Palestinesi del 2007 e dell’accordo del Cairo del 2005, che chiedeva la riforma dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Ha anche messo in guardia contro “agende esterne” che potrebbero interferire nel processo di riconciliazione.

Il compagno Sa’adat ha poi esortato la leadership politica Palestinese ad insistere sul diritto internazionale quale base per qualsiasi colloquio con Israele, sottolineando che Israele deve fermare la costruzione di nuovi insediamenti e quella del muro nella West Bank. La lettera diceva che “qualsiasi colloquio dovrebbe basarsi sul nostro diritto all’autodeterminazione, sul diritto al ritorno dei profughi Palestinesi, e sulla creazione di uno stato sovrano Palestinese con Gerusalemme capitale”.

24 aprile 2009

Tratto da: http://www.pflp.ps/english/
Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli
coll.autorg.universitario@gmail.com
http://cau.noblogs.org

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP)

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