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Sulla strage di Viareggio

(3 Luglio 2009)

Al momento, 18 sono i morti. Decine i feriti ricoverati, di cui alcuni in condizioni disperate.
Innanzitutto, esprimiamo il nostro profondo e sincero cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti di questa immane tragedia.

In secondo luogo, dobbiamo denunciare le responsabilità e le omissioni di chi permette un simile stato di cose.
E’ mai possibile far circolare in ferrovia, in mezzo alle città, queste bombe viaggianti ?!
E’ mai possibile affidarsi a ditte private (in questo caso straniere) che non fanno la necessaria manutenzione ai carrelli-cisterne ?!
E’ mai possibile permettere a questi treni merci di oltrepassare la frontiera senza accurati e approfonditi controlli ?!
E’ mai possibile che in pochi giorni, solo in Toscana, siano deragliati 3 treni merci ?!
E’ mai possibile che sempre in Toscana, in questi giorni, siano avvenuti altri 2 incidenti ferroviari (di cui uno ad un treno viaggiatori) ?!

Incidenti ripetuti e risaputi che per la buona sorte non hanno causato morti e feriti tra i ferrovieri ed i viaggiatori come, purtroppo, è avvenuto in altre circostanze.
Una storia che si ripete da anni (che i ferrovieri denunciano da anni !) e che la direzione dell’azienda Fs (con alla guida Moretti e Cipolletta) ha coperto, mascherato e falsificato, arrivando perfino ad infangare la memoria dei ferrovieri morti come responsabili degli incidenti.
Sul caso di Viareggio, sono talmente scoperti, che non possono farlo; ma già stanno provvedendo a scaricare le loro responsabilità unicamente alla ditta privata. Come se chi si affida ciecamente a questi profittatori della vita di lavoratori, viaggiatori ed ora anche della vita dei cittadini, non avesse responsabilità e colpe !
Eccome se ne ha, e ne ha ancora di più quando si permette di cacciare dalla ferrovia, con il licenziamento, delegati addetti alla sicurezza eletti dai lavoratori, perché denunciano la mancanza di sicurezza in ferrovia. Da quel licenziamento, e dai provvedimenti disciplinari successivi nei confronti di altri ferrovieri, sono avvenuti altri incidenti che non fanno che confermare la giustezza di quelle denunce per prevenire effettivamente incidenti e stragi.
Per questo, proprio per rispetto dei morti e di chi sta soffrendo in queste ore, dobbiamo dire la verità: è stata una strage annunciata e le solite lacrime di coccodrillo versate da lorsignori come l’infame tentativo di accollare le responsabilità ad altri (che pure le hanno) fanno veramente schifo.
Per non continuare a piangere domani, organizziamo oggi la prevenzione !
Per non continuare a recriminare domani, organizziamo oggi la lotta !

Invitiamo ferrovieri, lavoratori, cittadini a partecipare
all’Assemblea a Viareggio nei locali del DLF,
via Machiavelli 257, al 1° piano sopra la mensa,
Venerdì 3 luglio alle ore 17.30

Viareggio, 2 luglio 2009

- Comitato di solidarietà e sostegno a Dante De Angelis
- Collettivo lavoratori e lavoratrici della sanità di Massa e Versilia
- Primomaggio (foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati)

Fonte

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Commenti (1)

Strage di Viareggio - Strage avvertita

Alla luce di una immane tragedia, quale questa, perché tanta ipocrisia, reticenza per imporre una falza verità "autodifensiva"?. L'asse del carro non è ceduto per avaria interna, è falso l'affermare che vi fossero cretti, e di assurde proporzioni, e falzo che vi siano state macchie nere di ruggine poiché nell'interno dell'asse non può esserci nessuna ossidazione, è falso ipotizzare un cedimento conseguente, ad uno strappo poiché la superficie della rottura non ne presenta di strappi, da un ingrandimento di questo si notano solo sezioni più o meno grandi ma con arrotondamenti. La verità è che il treno è giunto a Viareggio con i freni in fiamme; da testimonianza della gente, da quanto avrebbe detto la Radio, da un comunicato di in mio possesso, e da un comunicato dell'ANSA che non avendolo scaricato subito è venuto poi a mancare. Sono un ex Macchinista, ho avute analoghe significative esperienze; il calore dei ceppi del freno, trasmesso alla ruota viene automaticamente ceduto all'asse incorporato compromettendone la resistenza e quando questa viene meno al peso del carro + sollecitazione, l'asse cede, proprio come quello killer a Viareggio, e cede proprio vicino alla ruota, il punto più caldo, il punto più debole, proprio con le caratteristiche dell'asse in discussione. Come alle Torri Gemelle, non crollate per l'urto degli aerei ne tanto meno per cretti alle strutture in acciaio, ma per il calore dell'ncendio che ha limitato la resistenza dell'impalcatura. L'asse in discussione aveva appena 4 mesi di lavoro, la Ditta Cima di Bozzoli lo aveva sostituito il 2 Marzo con uno originale inviatogli dalla Gats di Vienna, proprietaria del carro. Volete il responsabile? è l'econimia selvaggia di Trenitalia, che oltre all'all'ungamento dei periodi di controllo e rivisioni, il selvaqggio ridimenzionamento del personale, ma sopra tutto, quello che ha determinato la strage a Viareggio è la sfacciata disabilitazioni delle Stazioni, privandoci della garanzia e controllo del regolare transito del convoglio in queste. In altri tempi il treno sarebbe stato fermato e la tragedia evitata, questa economia, valeva proprio tante vite umane? e quanta gente ancora dovrà viver una malamente perché segnata? Siamo ancora agli inizi, casi analoghi, in seguito non possono essere esclusi, bisogna fermare questo scempio. Una spada per Mauro Moretti potremmo ancora spezzarla, ma lungi dal giustificarlo, il Governo ha privatizzato le Ferrovie, proprio per l'economia, ma ciò è un servizio e come tale è un diritto del cittadino, di averlo efficiente e con garanzia, e non può essere fonte di guadagno, il Governe ne è il maggiore responsabile, purtroppo in un regime democratico solo le forze politiche possono dire la sua ma queste sono occupate a farsi la lotta per il potere, allora tutto è finito, vedo del nero d'avanti, non per me ma per la gioventù essendo io quasi novantenne con appena tre polente da mangiare, comunque non ho potuto fare a meno di dire la mia, e certamente, vecchio si, ma non tanto ingenuo di dire qualcosa che non possa provare.

(4 Agosto 2009)

Quintavalle Fulvio - FORTE DEI MARMI

quifulvio@gmail.com

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