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Guerra senza quartiere alla Ragione

(15 Agosto 2009)

Una pesante bastonata è stata inflitta ai magistrati del Tar del Lazio dal Vaticano per avere osato accogliere il ricorso contro la valutazione della religione cattolica negli scrutini finali che attribuirebbe un ingiusto vantaggio. Il Tar del Lazio sembra essere diventato la bestia nera delle gerarchie cattoliche, un luogo demoniaco per i suoi precedenti come quello riguardante la pillola del giorno dopo che, nonostante le pesanti difficoltà frapposte dalla legge per la sua fruizione ed il sabotaggio di tanti farmacisti, può essere usata dalle donne italiane.

La sentenza del Tar sull'ora di religione segue di pochi giorni la decisione dell'Aifa sulla pillola 486. Monsignore Greccia ha fulminato con la minaccia di scomunica le donne che ne faranno uso, i medici che la prescriveranno, le farmacie che la metteranno in commercio.

E' inutile dire che il Governo italiano ha subito manifestato la più viva riprovazione per il dispiacere che il Tar ha inflitto alla gerarchia cattolica. Il Ministro Gelmini ha annunziato che ricorrerà al Consiglio di Stato come ieri per la RU 486 il Ministro Sacconi ha annunziato sofisticatissimi marchingegni per renderne improbabile l'uso da parte delle donne.

Colpisce la violenza dell'attacco della Chiesa ai magistrati del Tar. Attacco sferrato senza aspettare di conoscere le motivazioni, le ragioni che hanno dettato la sentenza. I magistrati sarebbero ispirati al più "bieco illuminismo", un illuminismo che vorrebbe la cancellazione di tutte le identità (sic!). Inquadrandosi nella linea di attacco alla magistratura della destra berlusconiana e fascista italiana, monsignor Coletti colpisce a testa bassa e si chiede se sia giusto che una magistratura amministrativa regionale si occupi di questioni "tanto delicate". In un passaggio della sua filippica il Monsignore dice di non conoscere i nomi dei magistrati e con ciò ha minacciato le persone fisiche che compongono un organismo che si sono permesse tanta libertà in un giudizio così sgradito dalla Chiesa.

La Chiesa che emerge dalle crociate sessuofobiche contro le donne, dagli attacchi alla laicità della scuola italiana, dalle condanne reiterate del relativismo, è lontanissima dalle aperture e dalle speranze suscitate dal Concilio Vaticano II. Si può dire che dalla conclusione del Concilio ad oggi è stata una continua demolizione delle novità annunciate e delle aperture evangeliche alla pace, alla giustizia sociale, alla libertà. Le ultime picconate sono state inferte dal gruppo di potere che ha eletto Papa Ratzinger e che ha fatto dell'antimodernismo e della chiusura ad ogni ipotesi di rinnovamento la sua bandiera. Il Vaticano gioca di sponda con la destra berlusconiana che anela di soddisfarne tutte le esigenze e si gioca le sue carte in un Parlamento in cui c'è una grande palude vandeana che coinvolge anche gran parte della opposizione.Mentre le leggi che il centro-destra impone al Paese ne incrudeliscono i tratti illiberali, xenofobi e fascisti, il Vaticano impedisce qualsiasi legiferazione riguardante problemi essenziali delle coppie di fatto, del finevita, della integrità della salute della donna.

La Chiesa che avrebbero voluto i cattolici del Concilio Vaticano secondo non c'è più. La piena riabilitazione dei lefebriani è stato il segnale del ritorno all'antico. E' tornata la Chiesa di Pio XII che favorì l'espatrio in America Latina di tantissimi criminali nazisti. La Chiesa della intolleranza feroce dei monaci sgherri di Cirillo che torturano e uccisero Ipazia non sopportando l'immensa popolarità che suscitava la sua luminosa figura di filosofa e matematica. Ipazia fu scorticata viva con conchiglie dai bordi affilati, squartata, trascinata da una folle di fanatici assassini per le strade di Alessandria ed infine bruciata. Dalla morte di Ipazia essendo diventato il Cristianesimo religione dell'Impero Romano furono condannati a morte quanti si attardavano ancora nel paganesimo. La condanna a morte era quasi automatica per chi non si professava cristiano. La storia non ha raccolto molte testimonianze della repressione dei primi secoli del cattolicesimo e la letteratura ed il cinema ci hanno trasmesso soltanto le immagini dei martiri cristiani che vengono dati in preda ai leoni dentro il Colosseo. Ma possiamo avere la certezza di molte e molte vittime se è vero che Carlo Magno in un solo giorno fece tagliare la testa a quattromila sassoni "infedeli". Tantissime contadine che si servivano della conoscenza delle erbe per curare la povera gente vennero bruciate vive ancor prima che l'Inquisizione per quattro secoli fin quasi al secolo diciottesimo imponesse il terrorismo religioso ed uno sconfinato spavento che è giunto fin quasi ai giorni nostri. Insomma, la vera natura della Chiesa e del suo potere è quella del processo a Galileo Galilei ed a Giordano Bruno. Un assolutismo che si serve di uno Stato retto da un Monarca che si dichiara rappresentante di Dio in terra e che per espandere la sua potenza nel mondo si appoggia alle dittature ed al colonialismo. E' di questi giorni la pubblica adesione non smentita dal Vaticano del Cardinale Oscar Rodriquez Maradiaga primate dell'Honduras al golpe dei militari mentre è ancora possibile ritrovare in internet la foto di Papa Wojtila affacciato da un balcone del governo cileno a fianco del sanguinario tiranno Pinochet, entrambi sorridenti.

http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/I-J/ENCICLOPEDIA_UNIVERSALE_3_VOLUMI_VOL2_013983.xml
http://vocabolario.biblio.signum.sns.it/cgi-bin/Vocabolario/search_context?rimando=1&pattern=BIECO&tag_n=ENTRY&attr_n=ID&attr_v=C503
http://www.asca.it/news-SCUOLA__MONS__COLETTI__SENTENZA_TAR_FRUTTO_DEL_PIU__BIECO_ILLUMINISMO-852192-ORA-.html
http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/index_it.htm

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