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(14 Ottobre 2009)
"Obbedire non è una virtù, soprattutto quando la storia obbliga tutti indistintamente a prendere delle decisioni individuali.
Giacomo Scotti ci racconta una storia apparentemente piccola ma emblematica di italiani che hanno scelto di entrare nelle file partigiane jugoslave titine, un risveglio di coscienza che ha trasformato degli occupanti in liberatori.
Pagine apparentemente lontane di resistenza ma che in modo inquietante ci interrogano ancor oggi sulla nostra capacità di scegliere con la nostra testa, senza credere che gli eventi siano ineluttabili.
Il bosco dopo il mare, di Giacomo Scotti (Infinito Edizioni, 2009)
Coord. Naz. per la Jugoslavia
Lo zio di mio padre Giovanni Freschi,ufficiale dell'esercito italiano,ucciso dai tedeschi in combattimento il 9 settembre 43 in yugoslavia. Invece di andarsene a casa dopo l'armistizio si era unito ai partigiani di Tito.Mio padre mi raccontava sempre,con orgoglio, di quest'uomo intelligente,sensibile,antifascista, che lo aveva influenzato profondamente nella sua giovinezza.
(18 Ottobre 2009)
Alessandro Bruschi
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