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Pomigliania

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(24 Giugno 2010) Enzo Apicella
Mentre la Lega rilancia la secessione della Padania, gli operai di Pomigliano fanno fallire il plebiscito richiesto dalla Fiat.

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Fiat. Appello alla mobilitazione ed alla lotta organizzata

(28 Novembre 2009)

Dopo le bellicose dichiarazioni di Marchionne, con cui il management della Fiat, annuncia pesanti tagli a carico dei lavoratori dell’intero gruppo la mobilitazione operaia è costretta a confrontarsi con una situazione irta di difficoltà.
L’intransigenza padronale trova facile gioco nell’azione collaborazionista di Cisl e Uil e nella palese ambiguità della Cgil. Questa situazione determina pericolose situazioni di sfiducia e di rassegnazione che, attraverso il perverso meccanismo della cassa integrazione e delle lunghe sospensioni delle settimane lavorative, colpiscono pesantemente le condizioni di vita e di lavoro operaie.

E’ ora di riprendere l’iniziativa e la lotta fuori e dentro gli stabilimenti.

Da Arese (già in piena mobilitazione) a Termini Imerese, a Pomigliano, è necessario costruire una risposta di massa all’attacco padronale smascherando la politica di Cgil, Cisl, Uil la quale – per anni – è stata totalmente subalterna alle promesse di Marchionne ed alle scelte di parte operate dai vari governi nazionali.

I lavoratori non sono disposti ad ingoiare chiusure di stabilimenti e nuovi tagli occupazionali assieme ad ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro.
Una partecipata Assemblea di operai – tenuta a Pomigliano d’Arco il giorno mercoledì 25 novembre – ha deciso di rilanciare l’iniziativa di mobilitazione e proponendo alcuni appuntamenti per le prossime settimane:

Mercoledì 2 dicembre lo Slai/Cobas di Pomigliano d’Arco e la Federazione Campana dell’RdB hanno indetto un Presidio alla Prefettura di Napoli per ribadire la netta contrarietà ad ogni piano di ridimensionamento o di chiusura dello stabilimento di Pomigliano e denunciare l’uso abnorme e discrezionale dello strumento della cassa integrazione nonché per il pagamento in busta paga delle spettanze.

Inoltre vogliamo costruire una Manifestazione a Roma (il 21 dicembre) non solo a difesa dei livelli occupazionali in Fiat ed indotto, ma dell’insieme delle aziende pubbliche e private colpite dagli effetti antisociali della crisi economica. Parimenti vogliamo continuare a denunciare il gravissimo attacco alla democrazia sindacale nei luoghi di lavoro. Dopo il sequestro del voto dei lavoratori per l’elezione delle RSU operato a Pomigliano da parte di Fiom-Fim-Uilm, costoro si apprestano a ripetere questa vergognosa manovra nel settore Trasporti ed in quello della Sanità impedendo autoritariamente la libera espressione dei lavoratori. Questo non è più tollerabile perché senza una vera democrazia sindacale non vi può essere alcuna prospettiva futura per far valere le ragioni e gli interessi del mondo del lavoro.

Napoli, 25/11/09

Slai/Cobas coordinamento provinciale Napoli
Federazione Campana dell’RdB

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