Capitale, ambiente e salute :: La Val di Susa contro l'alta voracità

Torino e Venaria. Iniziative No Tav

(6 Febbraio 2010)

Mercoledì 3 febbraio. Torino, corso Francia angolo via Eritrea.
Qui è previsto uno dei sondaggi per il TAV e l’impatto dell’opera sarà particolarmente devastante per l’intero quartiere.

Buona partecipazione al presidio No Tav promosso da “Torino e cintura sarà dura. No Tav No Trivelle”.
Molto intensa l’assemblea di piazza, occasione per un primo bilancio delle lunghe giornate di resistenza di gennaio. Un bilancio positivo che dimostra che anche a Torino, Collegno, Venaria la resistenza al Tav è forte. L’impiego di centinaia di uomini in armi a difesa delle trivelle la dice lunga sulla difficoltà che avranno ad impiantare i prossimi cantieri. Specie se il movimento saprà essere comunicativo ma determinato nel contrasto ad un’opera che vogliono imporre con la forza.

In serata a Venaria, al centro di incontro Rigola, in via Amati a due passi da dove avevano piazzato la trivella la scorsa settimana si è svolta un’assemblea molto vivace e partecipata. Oltre 150 persone stipatissime hanno seguito le relazioni e partecipato con interventi, domande, fischi e proteste. È stato chiaro sin dalle prime battute che la gente di Venaria non è più disposta a fare sconti ad un’amministrazione locale che si dice No Tav ma partecipa ai lavori dell’Osservatorio, che sta delineando i nuovi tracciati.

Prossimo appuntamento:

Mercoledì 10 febbraio alle 17 di fronte alla stazione di Porta Nuova Punto info, aperitivo autogestito - ognuno porta qualcosa - e assemblea popolare.

Il comitato locale di Venaria promuove per domenica 7 febbraio una biciclettata No Tav.
Appuntamento alle 10 in via Amati.

No Tav Autogestione