Stato e istituzioni :: Ora e sempre Resistenza

Marghera (VE): un grave episodio di intimidazione

(19 Luglio 2003)

Nella notte tra martedì e mercoledì una squadraccia neonazista si è introdotta nell'area esterna della sede regionale e della federazione veneziana del Prc in via dell'Elettricità a Marghera, imbrattando le pareti con scritte minacciose e con svastiche e croci celtiche.
Una azione premeditata, visto che per accedere alla parte esterna della sede è comunque indispensabile superare un cancello elettrico alto tre metri e permanentemente chiuso.

Il territorio veneziano in questi anni è sempre stato culla dei settori più violenti e pericolosi della destra fascista e neonazista e quindi non intendiamo sottovalutare questo ennesimo episodio.

Nel territorio veneziano le indagini di quest'ultimo anno hanno dimostrato, con il ritrovamento di armi e documentazione, con il coinvolgimento per fatti di terrorismo (la bomba al tribunale di Venezia), che una rete neonazista aveva da tempo messo radici e stava progettando azioni e iniziative di proselitismo. L'antifascismo è una pratica democratica che rivendichiamo, tanto più in questi mesi dove lo scontro sociale si farà più aspro e le virate populiste e xenofobe di parte consistente della destra istituzionale potrebbero inasprire ulteriormente il confronto ridando fiato e aprendo spazi pericolosi alla destra radicale ed eversiva.

Si tratta dell'ennesima provocazione, dopo gli atti vandalici contro le nostre sedi di Treviso, Padova, Belluno che non intendiamo sottovalutare e per tali ragioni abbiamo assunto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle nostre sedi e dei nostri iscritti.

Il comitato regionale e la federazione di Venezia hanno denunciato alle autorità competenti gli ignoti provocatori, contemporaneamente hanno annunciato la costituzione di una commissione autonoma di monitoraggio del territorio.

Comitato regionale PRC Veneto,
federazione di Venezia