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Pro memoria per Monti

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Dentro la Fontana di Trevi per dire: ‘Roma is not for sale’. Precari - e con l’acqua alla gola – protestano contro il Bilancio di Alemanno

(14 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

14-07-2010/17:23 --- Si sono immersi nella Fontana di Trevi perché sono ''precari con l'acqua alla gola''. Oggi, intorno alle 14.15, il rituale tran tran delle monetine gettate nella fontana e delle foto ricordo è stato interrotto da una decina di attivisti dei Blocchi precari metropolitani e degli altri movimenti per il diritto all'abitare che sono rapidamente entrati all’interno della celebre vasca esponendo dei cartelli sui quali c’erano vari slogan contro la giunta Alemanno tra i quali: ''Vendesi patrimonio pubblico'', ''Roma is not for sale'', ''No alla città-vetrina'' e ''Precari con l'acqua alla gola''. Un blitz, quello di oggi, contro ''il nuovo bilancio comunale di Roma'' presto in discussione in Campidoglio e ''perché il passaggio a Roma Capitale non risolve le questioni sociali in questa città''. Mentre i loro compagni e le loro compagne rimanevano immersi nella fontana poco distante altri attivisti, al grido di ‘Noi la crisi non la paghiamo, noi la crisi ve la creiamo’, calavano uno striscione che recitava ‘Con il bilancio di Alemanno Roma è con l’acqua alla gola’ e un altro in inglese con su scritto ‘Rome is not for sale’, a beneficio dei tanti turisti alcuni dei quali si sono fatti coinvolgere nell’atmosfera rivendicativa. Nel frattempo una trentina di attivisti esponevano cartelli mentre Paolo di Vetta e Luca Fagiano spiegavano da un megafono i motivi del blitz, supportato da diversi precari e da alcuni lavoratori di scuole, asili nido e canili comunali. ''Domani in Campidoglio si discute su Roma Capitale - ha spiegato Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani - Il sindaco si é dato come voto un 7+, ma per noi Alemanno merita un bel 3 nella gestione comunale''. I precari, che da sempre hanno enormi difficoltà nel trovare una casa o nel vedersi stabilizzato il proprio rapporto di lavoro, oggi sono costretti a protestare dentro questa fontana per spiegare a tutti che ormai siamo con l’acqua alla gola. Non è possibile sopportare ancora a lungo questa situazione: già da settembre molte famiglie quando andranno ad iscrivere i propri bambini negli asili nido non troveranno posto, molte famiglie che hanno bisogno di una casa, molti precari che non riescono a pagare un affitto saranno costretti a fare i salti mortali. E’ una crisi senza precedenti – dice sempre Di Vetta, che poi aggiunge – Noi abbiamo bisogno di un reddito per arrivare a fine mese, per conquistarci un futuro che non sia fatto di ufficiali giudiziari alla porta e di sfratti, di lavoro precario, di licenziamenti, di tagli alla cultura e alla ricerca, di aumenti delle tariffe e di tagli ai servizi sociali. Eppure questa amministrazione comunale sta spendendo 50 milioni di Euro per pagare i suoi collaboratori e le cosiddette consulenze esterne...”.

Il blitz di oggi ha voluto precedere ed annunciare la manifestazione indetta per domani pomeriggio in Campidoglio, a partire dalle 16, convocata da diversi movimenti sociali con l’adesione anche di alcune forze politiche, con l’obiettivo di ‘sturare le orecchie alla Giunta Alemanno’. “Il messaggio che porteremo con forza in piazza domani è che qui si sta vendendo, e svendendo tutto: la nostra cultura, le nostre scuole, la nostra stessa città. Non c’è nel bilancio del Comune un euro per le case popolari in un meccanismo basato sui tagli rappresentati come necessità improrogabile. Noi ci opponiamo a tutto questo – dice Luca Fagiano, del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa – e domani quindi saremo in Campidoglio insieme ai movimenti di lotta per la casa, ai collettivi di precari e di studenti dell’Università, a varie esperienze del mondo del lavoro. Ci stiamo mettendo in rete e organizzando insieme perché le singole lotte, le singole vertenze non ottengono quasi mai ciò che chiedono e quindi abbiamo bisogno oggi di costruire una grande opposizione sociale in questa città ed in questa Regione”. Dopo una ventina di minuti dall’inizio della protesta sul posto sono giunti gli agenti della Polizia municipale e dopo qualche minuto i manifestanti sono usciti dall'acqua senza che ci fosse nessun contatto con la Polizia.

www.radiocittaperta.it

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