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(15 Maggio 2010) Enzo Apicella
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Si espande il boicottaggio di Israele: dalle chiese australiane agli intellettuali arabi. A fine anno un’altra Freedom Flotilla

(4 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

04-08-2010/18:29 --- Il maggior raggruppamento ecumenico in Australia, il Consiglio nazionale delle chiese che include anche la chiesa cattolica oltre a diverse chiese protestanti e ortodosse, ha approvato nei giorni scorsi una risoluzione che esorta i fedeli a boicottare le merci israeliane prodotte nei territori palestinesi occupati. La mozione, proposta dalla Uniting Church (metodisti e presbiteriani) su richiesta delle chiese mediorientali, chiede di promuovere il boicottaggio ed esorta i cristiani ad includere la giustizia per i palestinesi nelle conversazioni. Immediata la reazione della comunità ebraica in Australia. Il presidente del Consiglio esecutivo dell'ebraismo, Robert Goot, ha scritto al Consiglio nazionale delle chiese per chiedere un incontro e definisce ''una sorpresa molto spiacevole'' l'iniziativa. ''Ci sentiamo traditi da persone che a lungo abbiamo considerato amiche'', scrive Goot che rivolge agli autori della presa di posizione una stereotipata e infamante accusa di antisemitismo: a detta del leader ebraico la risoluzione ''risveglia dolorosi ricordi di tempi passati in Europa, quando le chiese si facevano trascinare dall'onda di pregiudizi contro la gente ebraica''. La decisione delle chiese australiane si va a sommare a quella già assunta dai maggiori sindacati del paese a favore della campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni verso Israele.
Invece un convegno di letteratura dedicato agli intellettuali dei Paesi del Mediterraneo, previsto la primavera prossima nel sud della Francia, é stato annullato dopo che alcuni scrittori di lingua araba hanno deciso di boicottarlo a causa della presenza di un'autrice israeliana. Il convegno, ''Scrivere oggi nel Mediterraneo: scambi e tensioni'', si sarebbe dovuto svolgere nel marzo 2011 ad Aix-en-Provence, ma gli organizzatori dell’Università della Provenza sono stati informati che un gruppo di scrittori palestinesi ed egiziani invitati al dibattito ha deciso di boicottarlo, ponendo come condizione alla propria partecipazione l'esclusione della professoressa israeliana Esther Orner. In un primo momento, l'ateneo aveva pensato di rinunciare ad invitare la Orner per evitare tensioni e salvare l'evento, che sarebbe dovuto essere centrato, spiegano gli organizzatori, soprattutto sulla letteratura araba. La cosa ha però fatto scoppiare una vivace polemica in Israele, dopo che, il 12 luglio scorso, un sito israeliano ha rivelato tutta la vicenda in un articolo dal titolo: ''Boicottaggio culturale di Israele a Aix-en-Provence'', scatenando violente reazioni contro la città francese, in cui Aix veniva addirittura paragonata a Vichy, la capitale della Francia collaborazionista della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Di qui la decisione dell'università occitana di annullare il convegno.
Un’altra notizia dei giorni scorsi concede un nuovo obiettivo alla campagna internazionale di boicottaggio contro Israele: infatti la multinazionale Royal Philips Electronics ha annunciato di aver deciso di acquisire l'attività della CDP Medical Ltd, un fornitore di Israele.
E’ di oggi invece la notizia che gli organizzatori della 'flottiglia per la libertà’, attaccata violentamente lo scorso maggio in un blitz della marina israeliana, hanno annunciato l'invio di un nuovo convoglio umanitario nella Striscia di Gaza prima della fine del 2010. "Invieremo una flotta se non verrà eliminato il blocco israeliano", ha detto alla France presse Dror Feiler, portavoce del ramo svedese del movimento filo-palestinese 'Ship to Gaza'. "Andremo prima della fine dell'anno e siamo praticamente certi che la flottiglia sarà più grande, che ci saranno più navi e più grandi - ha aggiunto - non accettiamo controlli e ispezioni da parte di Israele". Il 31 maggio scorso, commando israeliani hanno attaccato il convoglio umanitario diretto a Gaza uccidendo nove persone.

www.radiocittaperta.it

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