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(11 Settembre 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org
È quanto afferma Fabio Nobile, consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, commentando la decisione della IV Corte d'Appello che ha disposto l'estradizione in Spagna dei tre giovani baschi arrestati a giugno dalla Digos.
"Non comprendo - spiega - come si sia potuto arrivare a questa decisione, quando lo stesso pg Lupacchini si era opposto a che i tre fossero estradati, non essendoci prove della loro appartenenza ad organizzazioni terroristiche".
"La stessa pubblica accusa - continua - ha, quindi, riconosciuto nel corso dell'udienza l'inconsistenza dell'equazione sostenuta dal governo spagnolo: se fai parte della Segi, associazione giovanile e indipendentista basca, sei dell'Eta ergo terrorista".
"Nonostante questo, - prosegue - la Corte ha ratificato l'estradizione di Zurine, Fermin e Artzai e la loro matematica carcerazione in terra spagnola.
Accusati esclusivamente di un reato d'opinione, rischiano fino a 12 anni di galera".
"Sarebbe doveroso, vista la responsabilità che il nostro Paese ha nei confronti dei tre ragazzi, che di questa vicenda si iniziasse a parlare. Sarebbe opportuno che si aprisse nel cuore dell'Europa una profonda riflessione sulla condizione del popolo basco, i cui diritti fondamentali continuano ad essere calpestati. Sarebbero auspicabile che la Cassazione rivedesse quanto deciso dalla Corte d'Appello risparmiando il carcere a tre innocenti".
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