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(15 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Il 16 ottobre manifestazione nazionale dei metalmeccanici Fiom contro la "medicina Marchionne"

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(Contratto Metalmeccanici)

Contratto metalmeccanici. I precontratti sin qui realizzati dalla Fiom

(30 Settembre 2003)

Sinora sono circa 280.000 i metalmeccanici coinvolti nelle vertenze, mentre sono oltre 24.000 quelli con accordi realizzati.

Per quanto riguarda i grandi gruppi sono aperte le vertenze Fincantieri, Marcegaglia, Candy, Europa Metalli, Whirlpool. Nel gruppo Whirlpool ha partecipato al referendum il 77,67% dei lavoratori presenti e i Sì sono stati pari al 91,42%. La maggioranza assoluta degli addetti ha approvato la vertenza precontrattuale. Nel gruppo Candy ha votato il 71% dei presenti e i Sì sono stati pari al 94,47%. Anche qui la maggioranza assoluta degli addetti. Sono iniziate le consultazioni nel gruppo Zanussi. Nello stabilimento di Mel (Belluno) ha votato il 60% degli aventi diritto, con il 92% di Sì. Si sta avviando la vertenza pre-contratuale anche nel gruppo AnsaldoBreda, nel gruppo Agusta e in Alenia. Negli stabilimenti Fiat si aprirà la vertenza precontrattuale collegandola ai problemi occupazionali e produttivi del gruppo.In luglio ha già votato lo stabilimento di Mirafiori, con la partecipazione di oltre 8.000 lavoratori al voto e con il 90% dei Sì. E’ in avvio anche la consultazione nelle aziende Merloni. Si è conclusa la consultazione del gruppo Wärtsilä Italia, con un eccezionale successo di partecipazione e consenso.

Nella prossima settimana si terranno le assemblee alla Piaggio, ove accanto ai temi precontrattuali i lavoratori sono chiamati alla vertenza anche sulle condizioni di lavoro e in particolare sul taglio dei tempi attuato con il TMC2. Sono avviate le vertenze in tutto il settore dell’ascensoristica e nel gruppo Vitrociset, dove sono già programmati gli scioperi, si stanno costituendo coordinamenti nei gruppi Graziano Trasmissioni, Eaton, e in altre imprese di media dimensione. In ogni caso il bilancio delle consultazioni sin qui tenute è chiarissimo e uniforme in tutta Italia: la maggioranza degli addetti partecipa ai referendum ed esprime un eccezionale consenso alle proposte della Fiom, questo anche in aziende ove la Fiom non è la maggioranza degli iscritti o delle Rsu.

Con la crescita delle lotte articolate cresce anche il nervosismo delle controparti. Dopo le prese di posizioni pubbliche dell’Associazione Industriali di Pistoia e della Confapi di Bologna, sono seguite quelle dell’Associazione Industriali di Reggio Emilia, di Lucca, di Modena, e di altre Associazioni, che hanno reagito con estremo nervosismo al crescere delle vertenze articolate, inviando comunicati alle aziende associate nei quali queste venivano diffidate dall’aderire ai precontratti, anche perché così avrebbero rinunciato ai notevoli vantaggi dell’intesa separata. In alcuni casi le Associazioni degli industriali si sono rivolte alle pubbliche autorità chiedendo un intervento rispetto alla conflittualità aziendale. Diverse iniziative repressive hanno colpito lavoratori e delegati, alle quali la Fiom ha sempre risposto con la tutela legale dei lavoratori interessati, tutela che nella gran parte dei casi ha visto la Magistratura condannare le iniziative aziendali. Tensioni si registrano ovunque gli scioperi si svolgano in forma articolata. In diverse aziende siamo già arrivati ai quarti d’ora.

In generale gli accordi riguardano medie aziende, della dimensione tra i 100 e i 200 addetti, ma crescono le intese con grandi aziende, sia parte di grandi gruppi, sia con ruoli importanti all’interno della Federmeccanica e della Confapi. In particolare accordi significativi sono stati firmati alla GD di Bologna, alla IMA di Bologna e alla Automobili Lamborghini (gruppo Volkswagen), alla Belleli di Mantova, alla San Giacomo di Brescia e in diversi gruppi di dimensioni medie legati al ciclo dell’auto.

I principali contenuti degli accordi

Le intese hanno un chiaro riferimento alla vicenda dell’accordo separato e dichiarano in premessa che le aziende firmatarie sono interessate o impegnate a far sì che si giunga ad un accordo nazionale con tutte le organizzazioni sindacali.

Sul piano normativo l’aspetto più rilevante è determinato dalla clausola di ultrattività del contratto del 1999. Tale clausola può essere generalizzata oppure, in diversi casi è specificamente richiamata la ove l’accordo separato prepara peggioramenti normativi. Questo in particolare riguarda l’applicazione della Legge 30, delle nuove normative sugli orari settimanali di lavoro, sui contratti a tempo determinato, sulla salute e sulla sicurezza. Contro queste clausole di ultrattatività si sono mosse in particolare le organizzazioni degli imprenditori, avvisando le aziende che la loro sottoscrizione implica la rinuncia a quelle forme di nuova precarietà e di flessibilità spinta degli orari che l’accordo separato, tramite il recepimento della legislazione peggiorativa, introduce.

Altri contenuti dei precontratti sono la riduzione della precarietà nelle aziende interessate, con tempi massimi per i contratti a termine o interinali, dopo i quali c’è la conferma a tempo indeterminato e con un nuovo potere di intervento delle Rsu sulla conclusione dei contratti a “causa mista” (apprendistato e formazione lavoro). In molti casi gli accordi contengono anche l’effettiva conferma al lavoro dei lavoratori precari.

Nelle intese vengono inoltre affrontati temi aziendali sulla condizione di lavoro, dalle qualifiche ai tempi di lavoro.

Per quanto riguarda il salario le intese registrano aumenti al terzo livello da 120 a 125 euro mensili, generalmente scaglionati in due tranches, e con una esplicita clausola che dichiara che tali aumenti non costituiscono una anticipazione di spettanze dei futuri contratti.

19 settembre 2003

Quadro riassuntivo provvisorio dell'iniziativa precontrattuale al 19 settembre 2003

REGIONI Vertenze aperte
o in via di apertura
Accordi
PIEMONTE 264 6
LIGURIA 30 4
LOMBARDIA 210 35
EMILIA ROMAGNA 450 72
VENETO 72 3
FRIULI V.G. 27 /
TRENTINO 15 /
ALTO ADIGE 4 /
TOSCANA 190 28
UMBRIA 5 /
LAZIO 21 1
MARCHE 28 6
ABRUZZO 15 /
MOLISE 1 /
CAMPANIA 15 /
PUGLIA 15 /
BASILICATA 9 /
SICILIA 1 /
SARDEGNA 3 /
  1.375 155

Ufficio sindacale Fiom-cgil

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