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(15 Novembre 2010) Enzo Apicella
Continua la protesta degli immigrati bresciani sulla gru contro la sanatoria truffa

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(L'unico straniero è il capitalismo)

Ufficio Stampa del CC del KKE sul piano del governo di recintare il fiume Evros

(7 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in it.kke.gr

Una legge disumana e insensata

03/01/11

Il muro che il governo sta progettando di innalzare sul fiume Evros [tra Grecia e Turchia] non può che rendere il trattamento riservato a immigrati e rifugiati, ancora più disumano e insensato.

Non impedirà l'immigrazione di massa di immigrati e rifugiati, non più di quanto abbia fatto il muro sul confine tra Stati Uniti e Messico.

Se il Governo volesse davvero risolvere il problema della concentrazione degli immigrati sul confine greco, consentirebbe il passaggio verso altri paesi UE, cosa peraltro desiderata dalla maggior parte di loro, e non avrebbe trasformato il paese in un campo di concentramento permanente per gli immigrati.

L'attuazione del regolamento di Dublino, i barbarici accordi e direttive europee applicati dai governi del PASOK e di Nuova Democrazia [partiti di centro sinistra e centro destra avvicendatisi all'esecutivo del paese], la cessione di sovranità a favore di Frontex [Agenzia europea per la gestione delle Frontiere Estere], hanno trasformato la Grecia nel baluardo della UE contro gli immigrati indesiderati. Nel contempo le politiche della UE e degli stati membri contribuiscono alla recrudescenza del fenomeno dell'immigrazione.

Una festa per i figli dei lavoratori di tutto il mondo!
La Federazione del KKE di Atene

03/01/11

La Federazione del KKE di Atene ha organizzato una festa domenica per i figli dei lavoratori di tutto il mondo. I volti di questi bambini ci ricordano la sofferenza dei loro paesi e dei loro popoli: Palestina, Iraq, Afghanistan, Kurdistan, Bangladesh, Pakistan, Egitto e Tanzania. Questa festa è per i figli dei lavoratori immigrati che dall'infanzia hanno conosciuto la povertà, lo sfruttamento, le barriere di classe e la guerra. Una festa che non ha nulla a che fare con la carità pelosa dei nostri giorni ma che invece rappresenta un chiaro segno di solidarietà tra i popoli.

I piccoli, decine di bimbe e bimbi con mamme e papà, sono stati accolti nella sala del Sindacato dei lavoratori edili, venuti alla festa, come hanno detto loro stessi, per cantare, giocare e parlare con i bambini di tutto il mondo.

Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Partito Comunista di Grecia (KKE)

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