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(15 Gennaio 2011)
La polizia politica su ordine del regime ha arrestato il portavoce del Partito Comunista Operaio Tunisino, il compagno Hammani,.Mercoledì mattina dopo una violenta perquisizione il compagno Hammani è stato prelevato dalla sua casa e portato in prigione .L’arresto è avvenuto in seguito alla dichiarazione congiunta del Partito Comunista e del Partito del Lavoro in cui si chiedeva l’uscita di scena del dittatore Ben Alì e della sua corrotta compagine e la costituzione di una assemblea popolare che gettasse le basi per una nuova stagione costituente .
Le parole d’ordine per l’assemblea costituente richiamano la libertà, il rispetto dei diritti umani, di uguaglianza e il progresso sociale. L’arresto del compagno Hammani segue quello di un altro dirigente comunista Ammar Amroussia . La polizia e l’esercito hanno scatenato una violenta offensiva repressiva che ha portato all’uccisione di decine di persone, all’incarcerazione di centinaia di militanti e manifestanti in tutto il paese .
La popolazione tunisina con i suoi giovani alla testa si sta battendo con grande coraggio e determinazione ,contro un regime corrotto e sottomesso agli interessi delle potenze straniere prima fra tutte l’Unione Europea. E’ vergognosa l’aperta complicità del governo e della Confindustria italiani che sostengono il regime di Ben Alì, un presidente “a vita” che tutela con una repressione feroce i forti investimenti economici italiani in Tunisia, paese di cui l'Italia è il secondo partner commerciale.
La Rete dei Comunisti esprime la sua Solidarietà al popolo tunisino e al Partito Comunista dei Lavoratori tunisini, condanniamo la complicità del governo italiano e dell’Unione Europea e li riteniamo responsabili per quanto sta subendo il popolo tunisino e per la vita dei nostri compagni .Invitiamo i compagni ad organizzare insieme ai lavoratori e democratici tunisini in Italia presidi e manifestazioni di fronte alle sedi diplomatiche e commerciali tunisine come già avvenuto a Napoli o conocate a Roma e in altre città.
La Rete dei Comunisti
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