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... e nemmeno Suleiman

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(11 Febbraio 2011) Enzp Apicella
Mubarak lascia il potere al vice presidente Omar Suleiman. La piazza contesta lanciando le scarpe in segno di protesta.

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Mubarak rialza la testa, scontri a piazza tahrir

Oggi decine di manifestazioni pro-regime si sono svolte al Cairo e in altre città. Sostenitori e poliziotti in abiti civili, alcuni in sella a cavalli e cammelli, attaccano i manifestanti dell’opposizione nella piazza simbolo della rivolta. Si contano morti e feriti.

(2 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Mubarak rialza la testa, scontri a piazza tahrir

foto: www.nena-news.com

Il Cairo, 2 febbraio 2011 – Il discorso pronunciato ieri sera dal raìs, con il quale Mubarak ha annunciato che non si ricandiderà ma che sarà lui a guidare la transizione, ha ridato slancio ai militanti del Partito nazionale-democratico al potere e alle forze di sicurezza legate al regime. Oggi per la prima volta dall’insurrezione contro Mubarak cominciata il 25 gennaio, migliaia di persone hanno sfilato per il Cairo inneggiando a Mubarak e denunciando le opposizioni.

La tensione è salita subito e inevitabilmente è sfociata in scontri tra fazioni opposte. Si contano diversi feriti nelle risse avvenute – almeno una quindicina secondo fonti locali - tra i sostenitori e gli oppositori del presidente egiziane in Piazza Tahrir, il luogo simbolo della rivolta dove ieri si sono radunati circa 2 milioni di egiziani per chiedere le dimissioni immediate di Mubarak. Gli oppositori accusano i sostenitori del presidente egiziano, tra i quali, secondo voci, diversi agenti di polizia, di aver eseguito attacchi preordinati con spranghe e coltelli. Alcuni aggressori, probabilmente beltagi, agenti dei servizi di siciurezza sono arrivati in piazza con cavalli e cammelli. Nella vicina piazza Mustafa Mahmoud, è stata aggredita una troupe dell'emittente televisiva araba al Arabiyya. L’esercito è intervenuto in varie occasioni ma, più di tutto, ha chiesto ai dimostranti della due parti di abbandonare le strade e di tornare a casa.

La tensione nelle strade ha avuto immediati riflessi sul piano politico. I Fratelli musulmani hanno fatto sapere che non avvieranno alcun dialogo con il neo vice presidente egiziano Omar Suleiman e continueranno le proteste contro Mubarak fin quando quest'ultimo non lascerà il potere. Lo ha comunicato Abdel Monem Abdel Fatouh, in un'intervista alla televisione araba al-Jazeerà. I FM, ha detto Abdel Fatouh, «sostengono il proseguimento delle proteste contro Mubarak fin quando non si dimetterà». «Non ci sarà alcun dialogo con il vice presidente Suleiman fin quando Mubarak non si sarà dimesso», ha aggiunto.

Ieri sera Mubarak ha assicurato che non si ricandiderà alle presidenziali di settembre ma ha anche annunciato di voler gestire in prima persona la transizione fino alle consultazioni. Nena News

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