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(2 Marzo 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it
foto: www.dirittidistorti.it
Dall'inizio dell'anno al 28 febbraio, per infortuni sui luoghi di lavoro ci sono stati 102 morti e 188 se si aggiungono i lavoratori morti sulle strade e in itinere. Sui luoghi di lavoro le vittime erano 76 il 28 febbraio 2010. In questi primi due mesi gli agricoltori morti sono stati il 24,15 sul totale; gli edili il 20,2%, l'autotrasporto l'11,1%, gli stranieri morti il 14,5%. A guidare questa triste classifica sono l'Emilia Romagna e la Lombardia, con 14 vittime sui luoghi di lavoro, oltre il doppio se si aggiungono i lavoratori morti sulle strade. C'e' anche da ricordare che la Lombardia ha il doppio degli abitanti dell'Emilia Romagna. Terza regione con 13 vittime è la Sicilia. L'Osservatorio indipendente di Bologna si chiede cosa sta succedendo in questi ultimi tempi nella nostra regione, che è sempre stata tra le più attente nella tutela dei lavoratori e della loro integrità fisica. Ci chiediamo quali sono le misure che gli assessorati dell'agricoltura, dell'industria e dei lavori pubblici della regione e delle varie province stanno mettendo in campo per porre rimedio a queste autentiche stragi che portano il lutto in tantissime famiglie. Alla fine di gennaio è venuta nella città di Bologna la Commissione parlamentare sulle "morti bianche" per capire come mai c'erano state tante morti sul lavoro nella provincia di Bologna nell'ultimo periodo, ma la situazione nella regione sembra ulteriormente e drammaticamente peggiorata. Nei primi due mesi dell'anno scorso c'erano nella state in Emilia Romagna "solo" 2 vittime sui luoghi di lavoro.
Osservatorio indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.com
02-03-2011
DirittiDistorti
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