Capitale e lavoro :: Il Mondo Arabo in fiamme

Marzo 2011.... In Burkina Faso è il caos.

Blaise Compaoré degage

(31 Marzo 2011)

"I gravi avvenimenti degli ultimi giorni dimostrano che il capo si stato M. Compaoré è definitivamente e assolutamente incapace di assolvere alle sue funzioni". Il capo fila dell'opposizione chiede sia immediatamente "dimesso".

Da alcune settimane il Burkina Faso è in piena ebollizione. Dopo le settimane di rivolta dei giovani che hanno saccheggiato e bruciato in particolar modo numerosi commissariati a seguito della morte di Justin Zongo, vittima di violenze poliziesche, ora sono i militari a seminare confusione nel paese.

Scontenti di vedere i loro compagni incolpati per avere umiliato un civile, ad Ouagadougou un gruppo di militari ha manifestato sparando, saccheggiando e rubando interi esercizi commerciali e benzinai nella notte tra il 22 e il 23 marzo. Sono seguite le manifestazioni dei commercianti proprietari dei negozi devastati e lo sciopero dei magistrati le cui decisioni sono rimesse in causa dai militari.

Lunedì 28 marzo, escono a loro turno i militari a N’Gourma per liberare uno di loro incarcerato per stupro! Occupano militarmente la città bloccando le principali arterie stradali con carri armati e giungendo sino a tirare un razzo sul Palazzo da Giustizia.

Il 30 marzo a Ouagadougou riprendono gli spari e vengono prese di mira importanti personalità politiche: Simon Compaoré, Sindaco di Ouagadougou e Segretario Generale del CDP, Congresso per la Democrazia e il Progresso, il partito al potere, è malmenato e la sua residenza è saccheggiata, così come quella di Dominique Djindjere, il Capo di Stato Maggiore dell’esercito e anche quella del Ministro della Sicurezza Barry. Ma a differenza del Sindaco, questi ultimi non erano in casa durante l'attacco nella notte tra il 29 e il 30 marzo.
Le cause del disordine

Se la gioventù si è rivoltata per i crimini impuniti della 4° repubblica, i militari sembrano avere altre lagnanze. Alcuni stipendi non sarebbero stati versati, soprattutto a quei soldati che sono stati in Darfour, e per molti militari le grandi disuguaglianze esistenti tra i Reggimenti di Sicurezza presidenziale (RSP) e il resto dell'esercito sono vissute come ingiustizie.

Le cause del disordine attuale sono ben conosciute : arricchimento, mal governo, impunità, ecc. I ripetuti avvertimenti degli osservatori esterni o interni avrebbero forse impedito la deriva del sistema... si sarebbe raggiunto il punto di rottura?

Tentativi di pacificazione

Con un discorso alla nazione teletrasmesso il 30 marzo, Blaise Compaoré tenta di riportare la calma appellandosi ad un guizzo patriottico della classe politica e della società civile... ma tutto questo è molto fragile vedendo le tensioni presenti!

A partire da oggi è instaurato il coprifuoco dalle 21,00 di sera alle 6,00 del mattino. Malgrado ciò si sono uditi spari a Ouagadougou verso l'interscambio di Ouaga 2000 nel campo militare P11 78, calmati dopo mezz’ora circa dall'intervento con armi pesanti del RSP!

Secondo Radio Kankan, alcuni confinanti sarebbero stati feriti da un proiettile che si sarebbe abbattuto sul loro tetto. Né la gerarchia militare né la guardia presidenziale sembrano riuscire veramente a contenere il malcontento dei militari. Il caos sembra continuare ad amplificarsi attraverso il paese: Anche a Banfora sono stati sentiti spari nella notte. A Tenkogo, dove doveva tenersi la giornata del perdono (instaurata dal Presidente il 30 marzo di ogni anno dal 2003) gli studenti si sarebbero sparsi per la città ed avrebbero bruciato la residenza del governatore così come quella di Alain Yoda Ministro degli Affari stranieri e il commissariato.

Non è chiaro niente, se non che il disordine è sempre più grande e che il potere di Blaise Compaoré, il cui comportamento porta i germi di questo disordine, è al centro del mirino....

Giornalmente, quasi ogni ora arrivano nuove notizie.

giovedì 31 marzo 2011

Comitato SankaraXX