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Occuparono la Regione: 2 anni e 4 mesi di carcere ai Precari Bros. Ma la protesta non si ferma

(17 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Occuparono la Regione: 2 anni e 4 mesi di carcere ai Precari Bros. Ma la protesta non si ferma

foto: www.radiocittaperta.it

17-04-2011/13:13 --- A Roma – ma forse anche nella loro Napoli – si direbbe ‘cornuti e mazziati’. Cornuti perché senza lavoro; mazziati letteralmente, perché ogni volta che sono scesi in strada a protestare contro le promesse di lavoro mai mantenute i disoccupati del Progetto Bros hanno trovato ad accoglierli i manganelli di Polizia e Carabinieri. Ed ora, come se non bastasse, su alcuni di loro si abbatte anche la scure della repressione giudiziaria, e quindi del carcere. L’altro ieri il Gup del Tribunale di Napoli ha emesso sette condanne, a due anni e quattro mesi di reclusione, e sei rinvii a giudizio nei confronti di 13 disoccupati appartenenti al Progetto di Formazione Bros e accusati, tra le altre cose, di aver occupato e devastato la sede del Consiglio regionale della Campania lo scorso 27 ottobre, durante una delle loro proteste più eclatanti. Allora i disoccupati furono arrestati dalla Digos della questura partenopea con l’accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Le dure e sproporzionate condanne, arrivate con rito abbreviato, seguono i mesi di detenzione, sia domiciliare che in carcere, per molti degli arrestati durante il blitz operato dagli agenti della Digos e dai Vigili del Fuoco che mise fine a quella giornata di lotta. Per gli altri precari che non hanno scelto il rito abbreviato ma che hanno optato per il rito ordinario il processo viene rimandato a giugno. "Siamo convinti che Napoli sia diventato una sorta di laboratorio sperimentale per sopprimere le lotte sociali - affermano i portavoce dei senza lavoro -. Questo é un disegno politico per fermare il principio di autorganizzazione, ma una cosa é certa noi continueremo a fermarci, tanto non abbiamo nulla da perdere". E le prossime giornate si preannunciano roventi non solo per le condanne appena inflitte ad alcuni disoccupati, ma anche per la concomitanza della campagna elettorale. Al progetto Bros aderiscono 3.741 persone formate con lo scopo di lavorare nel settore ambientale (bonifica coste, bonifica acque e dei territori inquinati). I disoccupati rivendicano non solo l’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche spettanze pregresse per 480 euro che i precari dell'ex progetto Bros avrebbero dovuto percepire dallo scorso mese di agosto ma che ancora non si vedono mettendo in enorme difficoltà loro e le loro famiglie.
Già lo scorso 14 aprile, un nutrito gruppo di ‘precari Bros’ aveva occupato i binari della stazione di Acerra, interrompendo il traffico ferroviario sulla linea Napoli-Caserta. Al grido di “Il lavoro manca ma la monnezza no” i disoccupati avevano gettato mucchi di spazzatura sui binari ostacolando il passaggio dei treni per circa due ore. Tolto il blocco, i disoccupati avevano poi sfilato ìn corteo da Piazza Carlo III alla sede del Consiglio regionale, al Centro Direzionale di Napoli. Una settimana prima, invece, un gruppo composto da una ottantina di precari ha occupato la sede del Pdl in piazza Bovio, sempre a Napoli.

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

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