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Siria: Assad pensa a conferenza di dialogo nazionale

Potrebbe essere la via d’uscita alle proteste in corso da settimane in varie citta' e che non accennano a placarsi. Ieri, secondo le opposizioni, sarebbe stato ucciso un bambino di 12 anni.

(10 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

il presidente siriano Bashar Assad

il presidente siriano Bashar Assad foto: www.nena-news.com

Roma, 09 maggio 2011, Nena News - Una «conferenza per il dialogo nazionale», che riunisca i rappresentanti di tutte le forze politiche e della società civile, è l’idea che, secondo la televisione al Jazeera, avrebbe in mente il presidente siriano Bashar Assad per mettere fine alle proteste che scuotono diverse città del paese da un mese e mezzo a questa parte e che si stanno trasformando in un bagno di sangue, con almeno 500 manifestanti (addirittura 800 secondo fonti delle opposizioni) uccisi sino ad oggi dalle Forze Armate inviate nelle strade del paese. L’idea assume una importanza particolare di fronte all’evoluzione delle proteste che, cominciate spontaneamente dalla società civile dopo gli scontri con decine di morti e feriti avvenuti a Daraa (nel sud del paese), sta prendendo sempre di più le caratteristiche di uno scontro tra la maggioranza sunnita e la minoranza alawita che da 40 anni governa la Siria e alla quale appartiene lo stesso Assad. Continuano peraltro a circolare voci di interferenze esterne, ossia dei sunniti libanesi e dell’Arabia saudita, volte a mettere in forte difficoltà il regime siriano.

Oggi l'esercito siriano ha isolato il sobborgo di Muadhamiya, a ovest di Damasco. Dalla zona si odono colpi d'arma da fuoco e si vedono alzare alte colonne di fumo. Sarebbe stata rafforzata la presenza delle forze di sicurezza nella città di Homs. A Banias, secondo fonti in internet, sarebbero state arrestate negli ultimi giorni almeno 250 persone. Ieri soldati e carri armati erano entrati nella città meridionale di Tafas, non lontana da Deraa, e hanno condotto perquisizioni ed effettuato numerosi arresti. Venerdì Tafas (30mila abitanti) era stata teatro di una manifestazione di migliaia di abitanti di un villaggio della pianura di Hauran, a cui era stato impedito di entrare a Deraa. Truppe e mezzi corazzati sono entrati anche in due quartieri di Homs, nella località costiera di Banias e in tre quartieri di Damasco: Bab Sebaa, Bab Amro e Tal al-Sour. Al Jazeera ieri ha riferito di 34 morti tra ieri e sabato, tra questi, pare, anche un bambino di 12 anni. A Banias sono state uccise quattro donne.

Nena News

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