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L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

(3 Dicembre 2011) Enzo Apicella
Martedì scorso il parlamento islandese ha votato a favore del riconoscimento dei Territori Palestinesi come stato indipendente.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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Vita ,terra ,liberta’ per la Palestina

basta con l’occupazione israeliana, rompiamo l’assedio di gaza pieno sostegno alla primavera araba , stop ai bombardamenti “umanitari” per il petrolio, italia fuori dalla guerra in libia, accoglienza e diritti ad asilanti e immigrati

(13 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

Vita, terra, liberta’ per la palestina - basta con l’occupazione israeliana - rompiamo l’assedio di gaza

foto: www.cobas.it

La Confederazione Cobas partecipa alla Manifestazione del 14/5 a Roma, ore 14,30 corteo da p.za Repubblica

Nel Magreb-Mashrek le giovani generazioni arabe si stanno ribellando per scrollarsi di dosso il secolare fardello di dittature e oligarchie , che le costringono in uno stato di perenne sudditanza ed esclusione, di assenza di futuro se non quello gravoso e incerto dell’emigrazione e/o dell’esilio.

In Tunisia,Egitto,Yemen,Barheim, Siria , siamo appena all’inizio ; il cambiamento non è indolore , la repressione militare sta in agguato o già si manifesta feroce.
Lo sconvolgimento in atto nel mondo arabo sta suscitando svariati appetiti

In Libia, quelli classici dei maggiorenti atlantici, abituati a scatenare guerre coloniali per l’accaparramento della risorsa petrolio . La guerra civile per il superamento del regime di Gheddafi è l’occasione per una nuova dimensione e controllo geopolitico della sponda sud del Mediterraneo.

In Israele , il regime fascista – già condannato da 72 risoluzioni ONU e dal mondo intero per gli orrori nazisti perpetrato durante l’invasione di Gaza ,denominata “ piombo fuso”; per il Muro dell’Apartheid ; per la continua cacciata dei palestinesi dalla loro terra ; per le discriminazioni razziali e le migliaia di prigionieri - è in procinto di scatenare altre misure coercitive e militari , preoccupato delle novità che avverte come minacciose alle “ sue frontiere”.

L’accordo di riconciliazione tra Fatah e Hamas , reso possibile dopo tanti scempi solo dai sommovimenti arabi e dalla irrefrenabile voglia di cambiamento dei giovani palestinesi , è fortemente avversato da Israele, che vede fallire tutti i suoi piani criminali di divisione e contrasto tra i palestinesi al fine di mantenerli in una condizione di schiavitù.

L’annunciata apertura del valico di Rafah da parte del governo provvisorio egiziano cambia lo status di Gaza , mettendo fine al famigerato accordo 2005 tra Usa-UE- Egitto- Israele , con il quale all’abbandono di Gaza da parte di Israele si decretava di fatto il suo totale strangolamento e assedio.

Segno del mutamento in corso. Per il valico di Rafah stanno transitando gli 80 giovani italiani- francesi-tedeschi-inglesi del “convoglio CO.R.UM.”( Restiamo Uniti), che si sono proposti di tornare a Gaza subito per esserci il 15 maggio: il tributo a Vittorio Arrigoni a un mese dal suo assassinio, nel giorno della NAQBA quando migliaia di giovani palestinesi scenderanno in piazza per ribadire l’impegno per la fine dell’occupazione israeliana e delle rivalità tra le fazioni palestinesi .

Al pari delle calunnie e minacce di Israele , che non sa più come fermare la “ Freedom Flottilla 2” - il convoglio di 25 navi ,con l’italiana “ Stefano Chiarini” – in partenza per Gaza a giugno, un altro atto militare di pirateria mortale metterebbe Israele al bando e al boicottaggio internazionale , con le lobby sioniste incapaci di riparare.

Roma 11. 5. 2011

Confederazione Cobas

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