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(13 Maggio 2011)
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foto: www.cobas.it
La Confederazione Cobas partecipa alla Manifestazione del 14/5 a Roma, ore 14,30 corteo da p.za Repubblica
Nel Magreb-Mashrek le giovani generazioni arabe si stanno ribellando per scrollarsi di dosso il secolare fardello di dittature e oligarchie , che le costringono in uno stato di perenne sudditanza ed esclusione, di assenza di futuro se non quello gravoso e incerto dell’emigrazione e/o dell’esilio.
In Tunisia,Egitto,Yemen,Barheim, Siria , siamo appena all’inizio ; il cambiamento non è indolore , la repressione militare sta in agguato o già si manifesta feroce.
Lo sconvolgimento in atto nel mondo arabo sta suscitando svariati appetiti
In Libia, quelli classici dei maggiorenti atlantici, abituati a scatenare guerre coloniali per l’accaparramento della risorsa petrolio . La guerra civile per il superamento del regime di Gheddafi è l’occasione per una nuova dimensione e controllo geopolitico della sponda sud del Mediterraneo.
In Israele , il regime fascista – già condannato da 72 risoluzioni ONU e dal mondo intero per gli orrori nazisti perpetrato durante l’invasione di Gaza ,denominata “ piombo fuso”; per il Muro dell’Apartheid ; per la continua cacciata dei palestinesi dalla loro terra ; per le discriminazioni razziali e le migliaia di prigionieri - è in procinto di scatenare altre misure coercitive e militari , preoccupato delle novità che avverte come minacciose alle “ sue frontiere”.
L’accordo di riconciliazione tra Fatah e Hamas , reso possibile dopo tanti scempi solo dai sommovimenti arabi e dalla irrefrenabile voglia di cambiamento dei giovani palestinesi , è fortemente avversato da Israele, che vede fallire tutti i suoi piani criminali di divisione e contrasto tra i palestinesi al fine di mantenerli in una condizione di schiavitù.
L’annunciata apertura del valico di Rafah da parte del governo provvisorio egiziano cambia lo status di Gaza , mettendo fine al famigerato accordo 2005 tra Usa-UE- Egitto- Israele , con il quale all’abbandono di Gaza da parte di Israele si decretava di fatto il suo totale strangolamento e assedio.
Segno del mutamento in corso. Per il valico di Rafah stanno transitando gli 80 giovani italiani- francesi-tedeschi-inglesi del “convoglio CO.R.UM.”( Restiamo Uniti), che si sono proposti di tornare a Gaza subito per esserci il 15 maggio: il tributo a Vittorio Arrigoni a un mese dal suo assassinio, nel giorno della NAQBA quando migliaia di giovani palestinesi scenderanno in piazza per ribadire l’impegno per la fine dell’occupazione israeliana e delle rivalità tra le fazioni palestinesi .
Al pari delle calunnie e minacce di Israele , che non sa più come fermare la “ Freedom Flottilla 2” - il convoglio di 25 navi ,con l’italiana “ Stefano Chiarini” – in partenza per Gaza a giugno, un altro atto militare di pirateria mortale metterebbe Israele al bando e al boicottaggio internazionale , con le lobby sioniste incapaci di riparare.
Roma 11. 5. 2011
Confederazione Cobas
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