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Sicurezza e diritti indisponibili dei lavoratori. Lettera aperta di un Rls in Trenitalia

(4 Agosto 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Dopo aver presentato le riflessioni sulla questione del macchinista unico di Giuseppe Grillo, Rls in Trenitalia, pubblichiamo una lettera aperta di quest’ultimo diretta alle più alte cariche dello Stato e alla istituzioni riguardo la sicurezza ed i diritti indisponibili dei lavoratori.

Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana.
Ill.mi Ministri della Repubblica Italiana.
Pc Procure della Repubblica Italiana.
Pc OO.SS.


Il sito “Diritti Distorti” ha pubblicato la mia lettera inviata a voi tutti tramite e-mail il 1° luglio 2011.
Come già sapete sono le riflessioni di un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (DLgs 81/08) sulla “Potenziale Pericolosità” di un’Organizzazione del Lavoro. Quella dei treni condotti dal macchinista Unico/solo.

La “Missione Istituzionale” del RLS (DLgs 81/08), a mio modesto parere, è anche quella di stimolare i soggetti deputati, Aziendali/Sindacali/Istituzionali, perché si possa “Ridurre il Rischio alla fonte” nelle Attività lavorative.
Come RLS mi domando se il “Totem” della produttività debba essere sempre e comunque anteposto ai “Diritti Indisponibili” dei Lavoratori, e cioè alla loro Salute e Sicurezza?
Il 16 ottobre 2010 anche l’ex Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani, sui “Diritti Indisponibili”, da Piazza S. Giovanni in Roma si esprimeva così:
“Ci sono dei Diritti che non sono “Disponibili” né per noi né per gli altri, perché sono Diritti dei LA – VO – RA – TO – RI e neanche delle Organizzazioni Sindacali, questa è la verità”.
Credo che NESSUNA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO POSSA METTERE “POTENZIALMENTE” IN DISCUSSIONE LA SALUTE DEI LAVORATORI.
E’ di pochi giorni un “accordo aziendale” tra NTV e OO.SS nel quale si concorda anche il Macchinista Unico/Solo sui treni AV degli imprenditori Montezemolo, Della Valle ecc.”.
A parere del sottoscritto ciò non va nella direzione del “Benessere Organizzativo”, come elemento di cambiamento culturale nel fare Impresa.
Riducendo i riposi e aumentando le prestazioni lavorative, di sicuro ci sarà un aumento oggettivo/soggettivo dello Stress Lavoro correlato nei confronti del personale a bordo dei treni.
Come tutti sappiamo c’è un obbligo datoriale di valutare ANCHE il Rischio da Stress Lavoro Correlato in base all'accordo europeo del 2004 e recepito in Italia nel 2008.
Tale obbligo deriva dall’applicazione dell’art. 28 del DLgs 81/08.
Cosa trattano questi 2 accordi se non l'Organizzazione del Lavoro e i Turni di Lavoro?
Siamo sicuri che l’Organizzazione del Lavoro dei treni condotti dal macchinista Unico/Solo sia finalizzato al “benessere organizzativo” cui possa fruirne anche il prestatore di lavoro?
Siamo sicuri che in siffatta attività lavorativa venga assicurato un adeguato soccorso su tutti i punti della linea ferroviaria e nei tempi più rapidi possibili?
Siamo sicuri che riducendo i riposi e aumentando le prestazioni lavorative si possa ottenere il necessario recupero psicofisico del Lavoratore?
L’esigenza di avere un unico macchinista alla condotta del treno è dettata dalla necessità di avere più concorrenza?
Di dare alle Imprese Ferroviarie, sia pubbliche che private, più competitività?
Le regole della concorrenza e della competitività possono “Forzare” Diritti inalienabili e indisponibili?
Qui non si tratta di essere i custodi del Tempio, di difendere privilegi inesistenti. Si tratta dell'inalienabile Diritto alla salute di ogni Macchinista Unico/Solo durante l’attività lavorativa che, nella fattispecie, diventa inevitabilmente un "Diritto Collettivo".

Qualora la mia istanza di RLS (DLgs 81/08) non venisse accolta, e le perplessità in essere si rivelassero fondate in futuro, la presente resterà a futura memoria.

Cordiali saluti
Giuseppe Grillo
“anziano RLS” nell’Impresa Ferroviaria Trenitalia.

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