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3 domande sul mobbing

(28 Marzo 2004)

Abbiamo rivolto ad Anna Buroni e a Carla Silvestri, operatrici dello sportello "Stop mobbing" di Mestre tre domande su come contrastare questa pratica.
- Che cos'è lo sportello "Stop mobbing"?
- Quale assistenza offre?
- Oltre alla consulenza, come combatte la vostra associazione contro il diffondersi del mobbing?


Nel 1999 è nata a Venezia l'Associazione Contromobbing. Dal giugno 2003 si è dato il via al progetto "Stop mobbing" finanziato con il contributo dell'Assessorato al lavoro della provincia di Venezia e dell'Assessorato alle politiche sociali del comune di Venezia.

Il progetto "Stop mobbing" fruisce dell'aiuto dell'ASL che attua l'assistenza psicologica.
Inoltre forniamo anche assistenza legale attraverso la consulenza di un legale.
Il nostro sportello è dotato del sito internet www.stopmobbing.org

Lo sportello "Stop mobbing" è aperto tutti i giorni, previo appuntamento, dalle 16 alle 19 presso la sede di Mestre in via Andrea Costa 38a; il numero di telefono e fax è 041/951365.
L'assistenza psicologica e legale è gratuita.

Molto spesso si rivolgono a noi persone che ritengono di subire mobbing e che in realtà sono in tutt'altra situazione. Noi valutiamo quanto ci viene esposto e, se del caso, inviamo la persona ai sindacati per la tutela specifica.

Il mobbing è un comportamento vessatorio, una persecuzione sottile che si protrare nel tempo e sfugge a una determinazione in atti specifici come avviene per i comportamenti antisindacali.

il mobbing proietta i suoi effetti su tutta la vita dell'individuo, in particolare su quella familiare e sociale; genera fra l'altro gravi deficit nell'autostima e questo rende difficile il reinserimento nel lavoro.

L'associazione Contromobbing ha messo in atto un'azione presso gli enti di tutela e di assistenza per l'istituzione di corsi di formazione per ex mobizzati al fine appunto del reinserimento al lavoro.

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Commenti (1)

Ignoravo questo termine pur avendo subito il " Mobbing"

Nel 1971 sono stata assunta nella segreteria di una scuola statale per avere vinto il concorso bandito per tale posto.Inutile dire che non sapevo fare nulla ed il compito di insegnarmi a barcamenarmi,almeno per i primi tempi,tra le varie scartoffie,veniva disatteso dal capo dell'ufficio di segreteria.Ho preso l'inziativa .Ho iniziato a fare domande regolarmente eluse.Ero li seduta alla mia scrivania in attesa che finisse l'orario di lavoloro per tornare a casa dove mi sembrava rinfrancarmi dalle umiliazioni che ero costretta a subire .Questo stato di fatti mi portò ad una forte depressione non capita né curata.Parlo del 1971 quando avevo solo 21 anni due bambine piccolissime e mio marito che studiava all'università di Bari. Il conforto mi veniva da mia madre che mi consigliava di lasciare perdere abbandonare il posto insomma licenziarmi.Ben sapevo che non mi era consentito arrendermi per svariati motivi non ultimo quel misero stipendio che mi serviva appena per i panni ed altre cosette per le mie figlie.Ho un carettere forte e caparbio e decisi di attendere tempi mgliori .Mi si presentò l'occasione di cambiare scuola previa domanda al locale provveditorato con le motivazioni che mi spingevano a cambiare scuola.Mi sono recata in tutta segretezza di pomeriggio al Provveditoreto dove ho chiesto di essere ricevuta dal Provveditore.Sono stata ricevuta subito pur essendo un illustre sconosciuta ed ho chiesto verbalmente di cambiare scuola.Il provveditore mi ha chiesto di mettere per iscritto i motivi
ed alla mia risposta che forse era meglio non dirli non so cosa sia scattato ! mi ha firmato subito l'ordine di trasferimento immediato ed il giorno successivo assumevo servizio in quella che considero la mia amata scuola.Sono entrata nella nuova sede il primo giorno di apertura (l 1° ottobre 1972) insieme al nuovo ed amato Preside al quale devo tutto quello che sono in grado di svolgere attualmente .Con l'avvento dell'autonomia scolastica sono diventata Direttore Amministrativo e, le persone che dipendono direttamente da me le tratto con tutta la cura affetto e gentilezza , quella che non ho avuto agli inzi del mio lavoro. MEDITATE CAPI UFFICIO PRIMA DI FARE SOFFRIRE CHI LAVORA.

(18 Giugno 2004)

Non firmo perchè provo una profonda pena per tutti coloro che mi hanno fatto soffrire usandomi un Mobbing scellerato e inumano .

mac1948@libero.it

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