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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
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Continuare la campagna per il ritiro delle truppe dall’Iraq

Il resoconto dell'assemblea di Roma del 21 marzo, i prossimi appuntamenti

(31 Marzo 2004)

La guerra non è finita, non dobbiamo cessare di lottare contro di essa
Domenica 4 aprile, riunione nazionale a Firenze


Domenica 21 marzo, a Roma, si è tenuta la prevista assemblea nazionale a seguito della grande manifestazione che in Italia e in tutto il mondo ha portato in piazza milioni di persone contro la guerra e l’occupazione dell’Iraq.

Nata dalla preoccupazione che il movimento contro la guerra, una volta appagata la voglia di partecipazione e di denuncia espressa dalla manifestazione del 20 marzo, si disarticoli nuovamente come avvenuto nell’aprile dello scorso anno, l’assemblea ha posto con forza il problema della continuità dell’iniziativa su tre questioni: il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq, la riduzione delle spese militari, lo smantellamento delle basi militari.

Il dibattito è stato ricco, concreto e articolato. Ci sono stati ventuno interventi rappresentativi di realtà politiche organizzate (PdCI, Verdi, esponenti di Progetto Comunista ed Ernesto del PRC, Sinistra DS, Rete dei comunisti); di organizzazioni sindacali (CGIL;CUB), di realtà di movimento (Redlink, Forum contro la guerra, Campagna contro il Muro dell’Apartheid, Associazione Giuristi Democratici, Comitati contro la guerra di Milano, Veneto, Pisa, Bologna, Barletta, Forum Vegetariano), esponenti palestinesi (UDAP, Comunità palestinese di Roma).

L’assemblea ha deciso di convocare una riunione nazionale tra quindici giorni (domenica 4 aprile a Firenze, presso il salone ARCI in Piazza dei Ciompi 11) per discutere le seguenti proposte:

1) costituzione del Comitato Nazionale per il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq. L’avvio di una petizione in tal senso da gestire in temini di campagna di massa nei luoghi di lavoro, di studio e territoriali come strumento di comunicazione sociale capillare che consenta di evidenziare la contraddizione tra maggioranza reale del paese e maggioranza parlamentare che si oppone al ritiro delle truppe. Questa campagna ha anche lo scopo di rafforzare la possibilità di incalzare le responsabilità di un governo che ha portato l’Italia in guerra esponendola alle sue conseguenze, così come è stato dimostrato nel caso di Nassirya (dove il movimento per la pace non ha dimostrato la capacità di rovesciare la situazione contro il governo della guerra) e nel caso di Madrid (dove invece questa capacità c’è stata). Infine, ma non per importanza, amplificare la denuncia sulla strettissima connessione tra la presenza militare e gli investimenti economici italiani in Iraq e in altre aree.

2) Il rilancio della campagna contro la presenza e l’allargamento delle basi militari in Italia.
Le vicende della Maddalena, di Taranto, di Camp Darby, di Malpensa, di Aviano dimostrano la necessità che le realtà locali che si stanno battendo contro le basi militari, trovino tutto il sostegno e il coordinamento necessari a livello nazionale.

3) L’avvio di una campagna contro l’aumento delle spese militari e il taglio alle spese sociali che impegni non formalmente il movimento sindacale e le realtà del movimento impegnate nella lotta per il reddito a precari e disoccupati.

4) E’ stata accolta la sollecitazione a dare priorità nell’agenda politica del movimento contro la guerra alla questione palestinese, sia sul versante della lotta contro il Muro dell’apartheid, sia su quello della sospensione del Trattato commerciale UE-Israele che verrà discusso il prossimo 5 maggio a livello di ministri degli esteri europei a Dublino.

Alcuni interventi hanno sollecitato una discussione sulla questione dell’autodeterminazione per il popolo iracheno e del suo diritto alla resistenza, si tratta di un terreno di confronto non formale che potrà svilupparsi parallelamente alle campagne condivise da tutti ma che rappresentano al momento il terreno unitario sul quale potranno svilupparsi le iniziative comuni.

Appuntamento domenica 4 aprile a Firenze, sala ARCi in piazza dei Ciompi 11, ore 9,30

p. Il comitato promotore
Sergio Cararo
(info: cpiano@tiscali.it; tel, 06-4393512)

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