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(20 Settembre 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it
Dopo l'assemblea di ieri davanti ai cancelli della fabbrica, prosegue la mobilitazione dei lavoratori. In queste ore circa 400 operai della Fiat e delle ditte dell'indotto di Termini Imerese stanno manifestando davanti Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana. La piazza è off limits, il traffico è stato deviato dalle forze dell'ordine che presidiano l'ingresso del Palazzo. Gli operai mostrano un grande striscione con scritto «La Fiat di Termini Imerese non si chiude».
A breve il governatore Raffaele Lombardo dovrebbe ricevere una delegazione di Fim, Fiom e Uilm che chiedono garanzie occupazionali per i 2.200 lavoratori e garanzie sul futuro produttivo della fabbrica che Fiat ha deciso di chiudere a fine anno. Stato e Regione stanno trattando col gruppo Dr interessato a rilevare lo stabilimento. In attesa dell'incontro, Mariella Maggio, segretario regionale Cgil Sicilia, anticipa le richieste che verranno fatte a Lombardo: «Chiederemo che la Regione si faccia parte attiva nei confronti di un governo nazionale, che permette ancora una volta a Marchionne di fare e disfare senza alcun vincolo. Del resto l'ultima scelta, che pare sia rientrata, di spostare la produzione della Ypsilon a Mirafiori a noi sembra una scelta tesa a fare del male al Sud e al Mezzogiorno».
20-9-11
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