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(8 Novembre 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it
8/11/2011 – [RCA News] - “Ancora un nulla di fatto al Comune di Roma nella trattativa sui nidi comunali, che prosegue da oltre due mesi in virtù delle modifiche deliberate dalla Regione Lazio con la manovra di assestamento del bilancio”. Lo denuncia l’Unione Sindacale di Base che ricorda che “tali modifiche provocheranno un aumento dei bambini e delle bambine per ciascuna educatrice (da 6 fino a 10 in alcuni momenti della giornata) ed una riduzione prossima al 40% degli spazi pro capite”. “Il dato più preoccupante prodotto da queste modifiche, che il Comune di Roma si accinge ad approvare - sottolinea Roberto Betti, della USB Comune di Roma - è costituito dal trattamento ‘usa e getta’ a danno di centinaia di lavoratrici precarie che vedranno così chiudersi ogni prospettiva di lavoro”, denuncia”. Prosegue il rappresentante sindacale: “Il Comune di Roma, che durante la gestione Veltroni definimmo la fabbrica della precarietà, con Alemanno diventa la fabbrica della disoccupazione e rovescia principalmente sui piccoli utenti la gestione fallimentare di questi tre anni. USB è dell’avviso che non si debbano applicare le norme peggiorative sui nidi approvate l’estate scorsa e difenderà con le unghie e con i denti il buon lavoro e la ‘buona educazione’. I tecnocrati comunali, pagati profumatamente, - conclude Betti - non possono chiedere sacrifici a chi, già da adesso, non arriva alla fine del mese”. [RCA News]
Radio Città Aperta - Roma
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