">
Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(10 Novembre 2011)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it
foto: www.radiocittaperta.it
10/11/2011 – [RCA News] - Le richieste dell'Europa e della comunità internazionale all'Italia sono “quello che dovrebbe essere chiesto ad ogni Paese, per una maggiore crescita”. Non lascia spazio all’immaginazione la figura di Mario Monti, probabile prossimo presidente del Consiglio, intervenuto oggi a margine di un convegno a Berlino. L’ex commissario europeo e presidente della sezione europea della potente e inquietante Commissione Trilateral (http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/4593-gli-inquietanti-sponsor-di-mario-monti) ha affermato che l'Italia ha “un lavoro enorme da fare” e su ciò che “deve essere fatto” non possono esserci “molte divergenze intellettuali”. L'Italia - ha proseguito Monti – “è al centro dell'Europa […] non può ignorare le sue responsabilità in quanto stato membro fondatore dell'Ue. Mi piacerebbe vedere un maggiore rispetto per la Germania di oggi”, ha detto ancora. Insomma, l’uomo che ci vuole…per portare avanti con rigore la lotta di classe dall’alto, distruggere lo stato sociale, spianare la strada alle privatizzazioni. Sempre, per carita’, in nome delle sovrane istituzioni europee che hanno iniziato la loro missione sollecitando misure “immediate” per recepire le indicazioni contenute nella lettera spedita in agosto da Francoforte. Il maxiemendamento alla cosiddetta “legge di stabilità” presentato ieri in Senato prevede proprio nuove misure da paura: un intervento «definitivo» sulle pensioni, che fissa per la vecchiaia l'età minima di 67 anni, nuovi tagli agli enti locali, la dismissione degli immobili pubblici non residenziali da “conferire a fondi comuni di investimento immobiliare” o società private “anche di nuova costituzione”, la fissazione di un termine perentorio per la “liberalizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica”, mobilità, e quindi licenziamenti, nella pubblica amministrazione, la definizione della Val di Susa come «area di interesse strategico nazionale». Le sedicenti opposizioni sono "disposte a consentire l'approvazione della legge di stabilità nella giornata di sabato o domenica". Garantita dunque l’approvazione: un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo… [RCA News]
Radio Città Aperta - Roma
4004