Capitale e lavoro :: NO al diktat della borghesia imperialista europea

Il 24 dicembre sotto l'albero del lavoro

(24 Dicembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Un albero altissimo, l'albero del lavoro, e l'appuntamento anche per oggi, sabato 24 dicembre, e' davanti al palazzo di Montecitorio con i sindacati, con la Cgil, il cui segretario parlerà alle 11.

Una presenza importante, non rituale, come ha spiegato Susanna Camusso, un appuntamento per ribadire che il sindacato c'è e che la manovra Monti non ha risolto i problemi, non ha inserito quelle misure di equità di cui tanto di e'parlato e di cui soprattutto si sentiva bisogno. Dall'equità e quindi, banalmente, da una specie di redistribuzione in tempo di crisi, sarebbe potuto venire l'input alla crescita, a far ripartire i consumi. Invece della patrimoniale nessuna traccia, meglio tassare subito quelli sicuri, che non possono sottrarsi e mai lo hanno fatto. Si' signor Monti, i soliti noti, nulla di ripetitivo in questo due parole, solo uno cruda verità che si fa finta di non vedere.

Allora oggi il sindacato sarà in piazza, in un giorno di festa, perché i problemi non conoscono festività e lo sanno bene i lavoratori dei treni notte rimasti senza lavoro, quelli che ricevono lettere di licenziamento (collettivo quindi tranquilli non c'e' l'articolo 18); lo sanno i giovani che non trovano lavoro e quelli che ormai non sono più tanto giovani a forza di cercare lavoro. Lo sanno i disoccupati o quelli che girano da un posto all'altro e portano a casa due soldi. Poi fa quasi ridere, e invece ci sarebbe da piangere, l'invito di Monti agli italiani ad avere fiducia e a comprare i Btp, come fossero i regali per natale ai bambini. Caro Monti non siamo alla pubblicità di un noto gestore telefonico! Non ci sono molti "nababbi" natale, pero' per chi ha di più basterebbe incrociare i dati e far pagare le tasse. Non si può avere un'auto da 70mila euro e dichiarare 18mila euro annui. Questi sono i problemi, questa la sostanza, e non l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Per questo anche oggi siamo in piazza, per i diritti e la giustizia.

Alessandra Valentini
DirittiDistorti