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Berlusconi bombarda

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(26 Aprile 2011) Enzo Apicella
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(Dove và la CGIL?)

Con le lavoratrici e i lavoratori della Piaggio espulsi dalla CGIL

(2 Agosto 2004)

Con i loro delegati/e, con chi non vuole piegare la testa, con gli espulsi dalla fabbrica e dal ciclo produttivo, con i/le giovani a tempo determinato, con gli intermittenti senza diritti della legge 30, con chi lotta, si esprime, si mette in discussione, con chi rivendica vere forme di democrazia partecipata, con chi da battaglia in catena, nelle assemblee, dentro e fuori i cancelli: la Confederazione Cobas sta con questi, da Torino a Melfi, da Genova a Pontedera, contro le discriminazioni, i rapporti disciplinari, la concertazione, le “regole” della democrazia sindacale confederale.

La deriva burocratica che ha portato alle espulsioni e alle sospensioni dei/delle compagni/e in fabbrica la conosciamo bene. E’ lo stesso meccanismo che vorrebbe negarci assemblee, permessi, agibilità sindacale.

Non di meno conosciamo, perché siamo lavoratori e lavoratrici, la passione quotidiana, la misura, il senso di responsabilità, la fatica, di questi compagni.

Gli siamo vicini perché difendono gli stessi valori che sono la base delle nostre scelte. Valori - e lotte per le tutele ed i diritti - che vanno difesi ad ogni costo e che sono una costante nella tradizione del più genuino movimento di classe che unitariamente ci appartiene.

E’ per questo che, pur nelle differenze, esprimiamo piena solidarietà agli/alle espulsi-sospesi della Piaggio, sacrificati sull’altare della fittizia unità sindacale tra CGIL, CISL e UIL. Siamo stati al loro fianco contro il disastroso accordo del 1995 (che è costato migiaia di “esuberi” dalla fabbrica) come lo siamo stati nell’ultimo referendum sul precontratto, come siamo con loro nella lotta contro l’applicazione del TMC2, a Melfi come a Pontedera.

Questi lavoratori vengono puniti per le loro posizioni critiche all’interno di una Fiom e di una Cgil tra le più arretrate d’Italia, che all’indomani della battaglia di Melfi non hanno trovato di meglio che firmare con la Piaggio un’ulteriore accordo vergognoso che, lontano da miglioramenti salariali, intensifica ritmi produttivi, estende la flessibilità, ricorre massicciamente ai contratti precari e temporanei previsti dalla Legge 30 (Legge Biagi).

I valori della democrazia e delle partecipazione, la sincera battaglia politico-sindacale che questi lavoratori portano avanti non può essere cancellata con un atto di verticismo burocratico.

CONFEDERAZIONE COBAS
via San Lorenzo 38, Pisa – tel. 050 8312172

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