Imperialismo e guerra :: Siria, guerra civile e scontro tra potenze

Truppe USA al confine turco-siriano

(15 Dicembre 2012)

Il Pentagono approva il dispiegamento di 400 soldati e due batterie di missili Patriot alla frontiera turca. Damasco accusa: primo passo verso l'intervento esterno.

Un soldato olandese di fronte ad una batteria di missili Patriot nel 2003, durante l'attacco all'Iraq (Foto: Mehdi Fedouach/AFP)

di Emma Mancini

Roma, 15 dicembre 2012, Nena News - Gli Stati Uniti invieranno truppe e sistemi missilistici di difesa al confine tra Turchia e Siria. Lo ha annunciato ieri il Pentagono, dopo il sì della NATO alla richiesta di Ankara di dispiegare missili Patriot alla frontiera.

Il portavoce del Pentagono, George Little, ha fatto sapere che il Segretario alla Difesa statunitense, Leon Panetta, ha firmato ieri il via libera all'invio di 400 soldati e di batterie di missili terra-aria: "Il Segretario ha firmato l'ordine per il dispiegamento di 400 militari americani in Turchia a sostegno di due batterie di missili Patriot".

L'obiettivo è difendere la Turchia da eventuali attacchi da parte siriana, ha tenuto a precisare il Pentagono. Nelle scorse settimane, a seguito della richiesta turca, anche la NATO aveva sottolineato che l'iniziativa non sarebbe stata il primo passo verso un intervento esterno contro il regime di Bashar al-Assad. "Il dispiegamento di missili - ha detto Panetta - aiuteranno la Turchia a fornirsi di un sistema di difesa necessario nel caso di minacce provenienti dalla Siria", senza aggiungere quanto a lungo le truppe americane resteranno di stanza al confine turco.

Immediata la reazione di Damasco che ha definito l'iniziativa come il tentativo di aprire la strada ad un intervento armato esterno. L'ultima volta che truppe a stelle e strisce sono state dispiegate in Turchia insieme a sistemi di difesa militari risale all'offensiva armata contro il regime di Saddam Hussein in Iraq, nel 2003.

"Non possiamo perdere tempo pensando alle reazioni di Damasco - ha replicato il Segretario Panetta - Sostenere la Turchia è la priorità".

La decisione americana segue quella del governo tedesco e di quello olandese, che invieranno missili Patriot alle autorità turche. E segue il riconoscimento da parte del presidente Obama dei gruppi di opposizioni come unici rappresentanti legittimi della Siria. In un'intervista all'ABC, Obama ha definitivamente scaricato Assad, riconoscendo i ribelli come rappresentanti del Paese. E, negando di volerli rifornire di armi e uomini, ha chiesto unità nelle file della neonata Coalizione Nazionale e la definizione immediata di un piano di transizione politica.

Nena News