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Terroristi

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(4 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Dopo Pomigliano anche a Mirafiori il ricatto di Marchionne: o lavorare schiavi o non lavorare più

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Comunicato di solidarietà nei confronti di Fulvio Di Giorgio del SI Cobas.

No al tentativo di criminalizzazione delle lotte.

(26 Gennaio 2013)

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al compagno Fulvio Di Giorgio, militante del SI Cobas, condannato a 4 mesi di carcere per resistenza a pubblico ufficiale per dei fatti successi nel 2009, relativi ad una delle tante lotte messe in campo da SI Cobas per avere cercato di conquistare diritti e dignità in un settore del lavoro dove l'illegalità era e, purtroppo, continua ad essere il pane quotidiano per migliaia di lavoratori che vengono trattati spesso come schiavi.
Mentre le istituzioni si voltano da un'altra parte quando c'è da intervenire per porre un freno al dilagare di vere e proprie associazioni a delinquere nel mondo delle cooperative e del facchinaggio, o peggio, si rendono spesso complici dei loro sporchi affari, la Polizia e la Magistratura sono ben attenti ad andare a colpire con condanne penali chi contrasta realmente le forme più bestiali di sfruttamento. Ma come di può ben vedere dalle formidabili lotte che si sono propagate in tutti i principali luoghi di sfruttamento del settore della logistica e non solo, il tentativo di criminalizzare un movimento di lotta è stato ridicolizzato dalla radicalità e dall'estensione delle lotte che, da sole, senza l'aiuto delle istituzioni, polizia e magistratura comprese, sono riuscite a portare diritti, dignità e anche legalità in moltissimi posti di lavoro.
Certo, Fulvio di Giorgio non andrà in carcere perchè gli hanno applicato i doppi benefici, ma la condanna a 4 mesi per un normalissimo picchetto, attuato a fronte di una delle tante pratiche criminali messe in atto dai vari committenti ( il cambio di cooperativa) caricato dalla polizia, rimane un fatto gravissimo, specie in questo momento, nel quale le lotte hanno nel settore della logistica hanno avuto, una estensione amplissima. Si tratta pertanto di un becero tentativo di intimidazione per frenare le lotte, destinato a crollare miseramente, non solo, ma rafforzerà ancora di più la determinazione nel continuare un percorso che si rivela, giorno dopo giorno, sempre più inarrestabile.

ADL COBAS

ADL COBAS

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