Stato e istituzioni :: Dove va il centrosinistra?

Resoconto del Consiglio Comunale di Padova del 20 settembre

(24 Settembre 2004)

Care compagne e compagni, un breve resoconto della seduta del Consiglio comunale del 20 settembre.

L’incontro tra una rappresentanza del coordinamento per la pace e i capigruppo ha impegnato la prima parte della serata e mi è sembrato importante partecipare, vista anche la latitanza di altri capigruppo.

Questo mi ha impedito di essere presente durante interrogazioni e quindi non ho sentito l’interrogazione a Bocciato sulle antenne e solo in minima parte la sua risposta. Mi sembra decisamente positiva la decisione di sospendere per 60 giorni qualsiasi installazione per predisporre nel frattempo un piano comunale di individuazione dei siti.

Mentre vi scrivo sento la notizia dell’annuncio della presunta uccisione delle due Simone. Spero non sia confermato, è terribile la spirale sempre più perversa in cui la guerra ci sta trascinando.

In ogni caso sarà importante che tante/i di voi partecipino al prossimo consiglio comunale del 27 settembre ore 19.30 in cui si parlerà dell’Iraq, degli ostaggi e delle guerre. Nei giorni scorsi ho preparato e depositato una mozione che verrà discussa il 27 e che vi allego.

La mozione sulle farmacie, presentata insieme ai Verdi ha raggiunto il risultato che ci eravamo proposti e che avevamo lanciato nell’ assemblea della sala Anziani: affidare ad una commissione del Consiglio comunale, il compito di valutare e individuare la strada per azzerare la decisione della giunta Destro di vendere il 75% delle azioni della Farmacia comunali spa e costruire un piano di rilancio del servizio; la commissione dovrà riferire al Consiglio comunale entro il 25 ottobre.

E’ il primo passo per rimunicipalizzare le farmacie comunali e possiamo considerarlo una vittoria della nostra determinazione nel contrapporci a quello che altri consideravano un fatto compiuto.

In questa fase sarà importante costruire informazione e confronto con cittadine/i nei quartieri, coinvolgendo di volta in volta anche chi nelle varie farmacie lavora; solo un allargamento del dibattito e una pressione della popolazione darà forza al lavoro all’interno della Commissione.

Giuliana Beltrame