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(13 Agosto 2013)
Sulla casa serve una "terapia d'urto", basta vecchie ricette. Il governo convochi un tavolo nazionale di confronto con i sindacati. Cosi' Walter de Cesaris, segretario dell'unione inquilini chiede al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, un intervento urgente. Una terapia shock, quello a cui pensa il sindacato, in tre mosse che richiede interventi per l'immediata sospensione di tutti gli sfratti e delle aste giudiziarie per insolvenza sui mutui per la prima casa;una riduzione degli affitti pari ad almeno il 50% di quelli attuali di mercato in cambio di un drastico abbattimento della tassazione e un inasprimento fortissimo sulle case tenute sfitte o quelle nuove invendute e non offerte alla locazione con il meccanismo suddetto; il finanziamento e il varo di un piano poliennale per almeno 700 mila abitazioni sociali, con priorita' al recupero e al riuso del patrimonio esistente a partire da quello pubblico in disuso o in dismissione. "Ricordiamo - conclude- che i comuni certificano in almeno 650 mila il fabbisogno di case popolari per domande pendenti a cui non possono dare risposta e che in 10 anni e' triplicato il numero degli sfratti per morosita', fenomeno che ormai e' tracimato dalle grandi aree metropolitane e coinvolge allo stesso modo medi e piccoli centri urbani, specialmente laddove piu' forte morde la crisi e la disoccupazione.
fabrizio salvatori - controlacrisi
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