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Si apre una finestra sui metodi della polizia italiana

(14 Maggio 2010) Enzo Apicella
I TG trasmettono l'intervista a Stefano Gugliotta, che porta i segni del pestaggio immotivato da parte della polizia

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Costruiamo la solidarietà internazionale ai compagni del PCE(r)

comunicato del Laboratorio Marxista

(27 Luglio 2002)

In queste ore le forze repressive spagnole e francesi stanno sferrando un duro attacco al PCE(r) - Partito Comunista di Spagna (ricostituito); giovedì 18 hanno arrestato 14 militanti tra Madrid, Parigi e il Paese Basco; domenica 20 ne hanno arrestato un altro a Parigi. Martedì 22 altri due arresti a Madrid.

Il primo risultato della approvazione della lista nera dell'UE, presieduta dal centro-"sinistro" Prodi, è dunque l'attacco repressivo su larga scala alle organizzazioni comuniste e rivoluzionarie europee.

Come sempre, i comunisti sono i "primi della lista", ma dopo di loro e insieme a loro toccherà a chiunque oserà opporsi concretamente al capitalismo e alla guerra che il capitalismo - a causa della sua crisi politica ed economica - sta scatenando in tutto il mondo.

I comunisti spagnoli vengono colpiti per non aver rinunciato, in tutti questi anni, a lottare con tutte le forze contro il capitalismo.

Sostenere i compagni spagnoli arrestati significa dunque difendere l'agibiltà politica di ogni movimento anti-capitalista.

Il PCE(r) è stato fondato nel 1975.

Nel corso di questi quasi 30 anni ha subito numerosi attacchi repressivi ed è sempre riuscito a continuare la sua lotta e a restare un punto di riferimento nel movimento rivoluzionario. Questo, grazie anche al fatto di aver potuto disporre, appunto, di un partito, cioè di una organizzazione politica capace di resistere agli "alti e bassi" del movimento.

In Italia,invece, il partito manca da moltissimo tempo e questo rende i comunisti italiani oggettivamente deboli nella lotta di classe contro gli imperialisti.

Già con l'arresto dei "7 di Parigi" alla fine del 2000 (tra cui il segretario generale del PCE(r), "Arenas") lo stato francese si era dimostrato disponibile a fare il lavoro sporco per conto del governo fascista di Aznar, governo che ha rilanciato massicciamente l'uso della tortura nelle carceri spagnole (come denunciato dal PCE(r) e dalle organizzazioni di solidarietà del Paese Basco come Askatasuna), che ha promosso insieme a Berlusconi un "giro di vite" contro i migranti, che ha approvato (con l'appoggio dei "socialisti" del PSOE) una legge fascista con cui pretende di mettere fuori legge partiti come Batasuna (che nel Paese Basco raccoglie il 10% dei consensi elettorali).

Ora, alla vigilia dell'inizio del processo ai "7 di Parigi" (dopo quasi due anni di detenzione illegale e molto dura) i governi di Francia e Spagna cercano di fermare i compagni impegnati nell'organizzazione della campagna di solidarietà con i "7 di Parigi", campagna che mira a trasformare il processo politico ai rivoluzionari in un processo popolare al capitalismo e alle sue azioni di repressione e intimidazione.

Non è la prima volta che il governo francese collabora con quello spagnolo nel tentativo di annientamento delle forze rivoluzionarie.

Basti ricordare la "triste" esperienza dei GAL, i gruppi "speciali" del governo "socialista" di Felipe Gonzales, impegnati negli assassini e nella tortura di centinaia di militanti.

La risposta delle forze rivoluzionarie europee deve essere alta, commisurata all'altezza della provocazione che questi arresti oggettivamente costituiscono.

E' necessario sviluppare una forte e capillare campagna di solidarietà con i rivoluzionari prigionieri spagnoli e denunciare nel modo più ampio ed incisivo la repressione che si sta sviluppando in modo sempre più massiccio sotto la scusa della "lotta al terrorismo".

LIBERTA' PER I RIVOLUZIONARI DEL PCE(r) E DEI GRAPO IMPRIGIONATI DALL'EUROPA IMPERIALISTA.

LIBERTA' PER TUTTI I RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI NELLE CARCERI IMPERIALISTE DI TUTTO IL MONDO.

CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA, LOTTA DI CLASSE INTERNAZIONALISTA.

FINO ALLA VITTORIA.

Laboratorio Marxista Italia

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