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Dove volano i salami

Dove volano i salami

(2 Maggio 2010) Enzo Apicella
Arrestati undici 'Falchi' della polizia di Napoli, per aver "ripulito" il carico di un tir rapinato

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Quando un carabiniere bussa alla porta

(21 Settembre 2004)

Nel pomeriggio del 15 settembre si è svolta un'assemblea dei lavoratori e lavoratrici dei canili comunali di Roma per discutere la condizione lavorativa e il clima repressivo che si respira ormai da alcuni mesi, creato con: relazioni di servizio, trasferimento di lavoratori , sospensioni e licenziamenti (fantasma).

Durante la riunione si è consumato l'ennesimo atto di intimidazione nell'illegalità totale. Il fatto in questione è stata l'interruzione da parte dell'Arma dei carabinieri dell'assemblea sindacale regolarmente autorizzata.

In ben due occasioni i carabinieri sono entrati nell'aula con la richiesta di allontanamento dal posto di lavoro di un nostro delegato sindacale.

All'illegittima richiesta tutta l'assemblea si è opposta ricordando quali erano le leggi che in quel momento le forze dell'ordine stavano violando (legge n° 300/1970 "Statuto dei lavoratori" art.7 ed art.15). Le forze dell'ordine stavano semplicemente eseguendo una illegale richiesta da parte dell'Associazione Volontari Canile di Porta Portese che sosteneva di aver notificato ed eseguito il licenziamento nei termini di legge.

Quale legge? Visto che non c'è stata nessuna notifica legale del provvedimento, di conseguenza non c'è stato nessun arbitrato tra lavoratore, sindacato e associazione.

Uno dei nostri delegati è stato licenziato perché svolgeva attività sindacale sul proprio posto di lavoro? Cercano di intimidire attraverso questi atti il nostro comitato che è assolutamente autorganizzato, partecipato e orizzontale? Oppure vogliono mostrare "i muscoli" dando una punizione esemplare ad un precario per terrorizzare tutti gli altri? Da quando ci siamo costituti in comitato siamo stati un soggetto attivo e determinante nella trattativa per l'inquadramento contrattuale di 110 precari. Per anni i precari/e dei canili sono stati tenuti all'oscuro di informazioni, subendo rapporti di lavoro al nero, contratti co.co.co, fantomatiche partite iva. Inoltre regola era ed è, il pagamento degli stipendi in maniera discontinua. Nel mese di Luglio per prendere i tre mesi arretrati abbiamo voluto fare un blocco stradale che ha posto il problema direttamente al Sindaco ed alla giunta Comunale, informando nello stesso tempo la cittadinanza delle drammatiche condizioni che questi ritardi provocano ad ognuna/o di noi (affitti non pagati con rischio di sfratto, elettricità e telefono staccati.).

Ribadiamo con forza che il nostro scopo non è sostituire l'associazione o infangare il duro lavoro di sensibilizzazione che A.V.C.P.P. ha fatto in tutti questi anni, ma pretendiamo che tutti i nostri diritti siano rispettati subito.

Riteniamo responsabili direttamente gli assessori e la Giunta comunale sia della pessima gestione dei servizi sociali, appaltati a cooperative ed associazioni, sia della precarietà diffusa, dei ritardi nei pagamenti, dell'assenza dei minimi diritti umani, che l'attuale organizzazione del lavoro impone.

Cari assessori, se la vostra risposta alla precarietà (che voi avete contribuito a diffondere con decine di licenziati nelle biblioteche e nelle cooperative sociali), ed alle nostre rivendicazioni è l'intervento delle forze dell'ordine, ribadiamo con forza che noi non accetteremo alcun tipo di intimidazione e continueremo a lottare per i nostri diritti.

COMITATO AUTONOMO PRECARI/E CANILI DI ROMA USI-A.I.T.
Info: comitaut.caniliroma@libero.it

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