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Don Riccardo Seppia

Don Riccardo Seppia

(20 Maggio 2011) Enzo Apicella
In carcere a Genova don Riccardo Seppia, accusato di acquistare cocaina che scambiava con ragazzini in cambio di prestazioni sessuali

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(L'oppio dei popoli)

VIOLATA LA LAICITA' DELLO STATO!

(10 Giugno 2015)

Nel mitico nordest dove il governatore Zaia spopola con oltre il 50% dei voti; in cui la "sanità veneta"viene definita la migliore d'Italia e dove però si pagano i tickets più cari in assoluto, può accadere che si faccia una convenzione con la Diocesi di Treviso per il servizio di assistenza religiosa negli ospedali e fin qui non c'è nulla da eccepire dato che la legge lo permette; accade nel Veneto Orientale, e precisamente nell'USL 10 in cui il direttore generale (di nomina politica e molto amico del governatore leghista), a fine maggio emana la delibera N.499 con la quale si impegna a pagare, fino al 2017, 1840 euro mensili al prete dell'ospedale, più il diritto di mensa; uno stipendio così io me lo sogno dopo 37 anni di lavoro! Insomma detta operazione costerà alla sanità pubblica del Veneto orientale 61 mila euro e una recente analisi stima in 2 milioni di euro l'esborso per i prelati ospedalieri del Veneto. Non è nell'intenzione discutere la consolazione dei malati e il valore evangelico in essa rappresentato ma non mi pare corretto che esso sia "retribuito" con denaro pubblico! In Italia il sostentamento del clero è già garantito dall'8 per mille ovvero anche da coloro che non possono scegliere e a giudicare dagli spot televisivi a pagamento direi che esso "rende molto" alla chiesa cattolica. La decisione assunta dal Direttore Generale mi pare una grave violazione della laicità dello Stato il quale può sì riconoscere e favorire l'assistenza spirituale ospedaliera ma non essere pagata da tutti i contribuenti veneti; essa non può essere finanziata, organizzata nè tanto meno "appaltata"esclusivamente ad una sola confessione religiosa e chi dirige l'USL 10 Veneto Orientale farebbe bene ad impegnare i quattrini per favorire le assunzioni di personale preposto per il supporto morale e psicologico di malati e familiari, in ospedale e a domicilio, pazienti che molto spesso vengono lasciati soli nel momento di massimo bisogno. Non sono esperta in materia ma mi consta che i Sacramenti NON dovrebbero essere "a pagamento" e su questo, con buona probabilità, Papa Francesco sarebbe d'accordo con me.

Marina Alfier
Partito Comunista d'Italia, Veneto Orientale

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