Capitale e lavoro :: Flessibili, precari, esternalizzati

Verona: Dichiarazione del PRC su situazione del lavoro in AMIA

(22 Giugno 2005)

Oggi ho diffuso alla stampa la dichiarazione sotto riportata.
Il riferimento è agli articoli di stampa di questi giorni che hanno denunciato le pessime condizioni di lavoro di alcuni extracomunitari soci o dipendenti di una cooperativa che lavora per AMIA. Il resto mi pare chiaro.
Fiorenzo

Finalmente vengono a galla le pessime condizioni in cui molti, anche nella nostra realtà, sono costretti a lavorare.

Mi associo quindi alla denuncia ed invito gli organi di stampa veronesi a non limitarsi al caso scoperto, ma a continuare l’inchiesta avviata in modo da evidenziare le stesse situazioni anche negli altri luoghi di lavoro.

Sono sicuro che le sorprese non mancheranno.

Sono anche certo che se AMIA per la separazione manuale dei rifiuti avesse assunto direttamente del personale, nel giro di poco tempo si sarebbe avviata una vertenza interna per modificare l’inaccettabile stato di cose.

Così non è avvenuto semplicemente perché si è rispettata la legge che permette ogni forma di flessibilità e di esternalizzazione e dove le condizioni dei lavoratori sono subordinate alle ragioni dell’impresa.

E’ da tempo che Rifondazione Comunista insiste su questi problemi tanto che nel recente passato ha promosso il referendum per l’estensione dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori ed ora sta sostenendo al tavolo dell’Unione la necessità di inserire nel programma di governo l’abolizione della cosiddetta Legge Biagi.

Anche a Verona abbiamo denunciato con un’interpellanza al sindaco, alla quale non abbiamo ancora avuto risposta, il mancato rispetto dei minimi contrattuali, ormai divenuto sistematico, all’interno di alcune cooperative che lavorano al Quadrante Europa.

E’ un’attenzione che continuerà anche per il futuro tanto che per l’autunno è in preparazione una campagna nazionale contro il lavoro precario che avrà le sue articolazioni anche nella nostra città.

Fiorenzo Fasoli