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98 licenziamenti alla Gepin Datitalia Napoli

Tra cui quello di un delegato aziendale dello Slai Cobas

(23 Luglio 2005)

Lunedi’ 25, in occasione dell’incontro tra azienda, sindacati, sanpaolo banco di napoli e giunta regionale, sciopero e manifestazione dei lavoratori alla regione, ore 10.00 (Centro direzionale, isola a-6), contro la messa in mobilita’ di 98 addetti ed il licenziamento di un delegato sindacale.

8.700.000 Euro di debiti accumulati dell’azienda nei confronti della Kenobi (capogruppo della Gepin), e 9.500.000 Euro di debiti accumulati verso il fisco a fronte di entrate per 70.000.000 Milioni di euro per il solo biennio 2002/2003 ed altri 10.000.000 Milioni di euro derivanti dallla liquidita’ bancaria e immobiliare, sono solo alcune delle strane ‘anomalie’ di gestione e fiscali che hanno portato allo sfascio delle attivita’ e che il sindacato si appresta a denunciare lunedi’ prossimo sul tavolo della trattativa.

Preannunciando inoltre una denuncia in procura ed alla guardia di finanza per supportare la mobilitazione in corso per la tutela dei livelli occupazionali e della missione produttiva aziendale

L’attivazione della procedura di mobilità con l’imminente licenziamento di 98 lavoratori della Datitalia prelude alla prossima ed ‘inspiegabile’ chiusura delle attività della più importante azienda informatica del mezzogiorno, tra le prime in Italia.

Col provocatorio ed immotivato licenziamento di un delegato aziendale ( Stefano Federici dello Slai Cobas – il sindacato annuncia l’immediato ricorso in Tribunale con l’attivazione della procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori e la richiesta al Giudice del Lavoro di condannare la società per comportamento antisindacale e riammettere al lavoro il proprio esponente), la Datitalia cerca lo scontro con le organizzazioni sindacali all’evidente scopo di ‘depistare’ la forte vertenza dei lavoratori in atto contro le incongruenze e l’illegittimità di una ristrutturazione-fantasma che da un lato fruisce a piene mani dei finanziamenti pubblici e dall’altro deindustrializza e licenzia. Infatti, proprio su ricorso dello Slai Cobas, dallo scorso ottobre 2004, il Ministero del Lavoro ha sospeso l’erogazione all’azienda dei finanziamenti pubblici indiretti relativi ad un illegittimo ciclo di cassa integrazione guadagni straordinaria che si sussegue senza soluzione di continuità da circa due anni in mancanza di un qualsiasi, benché minimo, piano industriale. La giunta regionale ed il ministero del lavoro, direttamente coinvolti in questo sciagurato processo di “business da deindustrializzazione” oggi devono responsabilmente attivarsi per impedire i licenziamenti e garantire tutela occupazionale ai lavoratori.

Rispetto alla gravissima situazione venutasi a creare lo Slai Cobas invita tutte le altre organizzazione sindacali presenti in azienda ad attivarsi per fare fronte comune a difesa dei diritti e dei bisogni dei lavoratori e ad intervenire alla manifestazione indetta per lunedì prossimo. Invita inoltre lavoratori alla massima vigilanza e mobilitazione.

22/7/2005

Slai Cobas – coordinamento provinciale - Napoli

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