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(9 Aprile 2013) Enzo Apicella

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Documento di riepilogo SU FARMACAP

(26 Novembre 2017)

Per i Presidenti e consiglieri-e delle CC.CC.PP. Bilancio e Pol. Sociali, in occasione della seduta congiunta del 24 Novembre 2017 ore 9 Via del Tritone 142 IV piano stanza 406

farmacap

• La Farmacap è un Azienda speciale, costituita nel 1997, acquisendo le farmacie comunali gestite in economia dal Comune. Idea base fondativa è quella di un azienda farmaco-socio-sanitaria integrata con gli utili farmaceutici reinvestiti nei servizi sociali.
• Nel 2000 assorbe 38 dipendenti con qualifiche sociali (psicologhe, assistenti sociali, educatori professionali, operatori) ex-polis, con deliberazione di Giunta e affidando a Farmacap le attività sociali sotto forma di “sportelli sociali”, destinando alla stessa ben 15 miliardi di lire su 5 anni.

I SERVIZI

• La Farmacap, oggi, ha 45 farmacie distribuite su tutto il territorio romano. Di queste 16 sono site fuori dal raccordo anulare; 13 nella periferia entro il raccordo e le restanti nelle zone semi-periferiche e solo una in Centro (Ponte Vittorio). In 10 sono attivi gli sportelli sociali e i servizi di prossimità. Ad Infernetto (Mun X), era aperto un asilo nido della Farmacap (d’eccellenza), affidato in gestione ad una società privata durante il commissariamento di Alvaro e chiuso il 22 dicembre 2016. (Nel 2005 dietro delibera del consiglio e della giunta comunale furono affidati a Farmacap 5 asili nido).
L’Azienda acquistò e ristrutturò le strutture per diversi milioni di euro. Quei nidi verranno “ripresi” dalla gestione comunale (e affidati a terzi).
• Nel 2002 era stato affidato alla Farmacap dal V Dipartimento il sevizio di Teleassistenza, composto dalla telecompagnia e dal telesoccorso. La telecompagnia consiste in un attività di monitoraggio dell’anziano attraverso il contatto diretto telefonico, con frequenza anche quotidiana. Il telesoccorso era un attività d’emergenza che consisteva in un braccialetto (orologio) elettronico in grado di rilevare parametri vitali e segnali di immobilità. Tale apparecchio era in grado d inviare segnali d’allarme anche senza l’intervento diretto della persona, segnale recepito dalla centrale operativa sita in azienda fino al 10 ottobre 2014.
• Gli utenti della teleassistenza hanno raggiunto, al loro picco massimo, il numero di 4000, oggi ridotti a 1500.
Dal 10 ottobre 2014 il Telesoccorso è stato interrotto dall’azienda e la telecompagnia è stata ridotta da 7 a 5 giorni, quando si svolgeva 365 giorni l’anno, festivi compresi quindi.
• Ad agosto 2014 il personale del sociale (educatrici professionali, assistenti sociali, psicologhe, operatori culturali e sociali) è stato trasferito presso alcune sedi farmaceutiche aziendali con l’obiettivo della riapertura degli “sportelli sociali” e per svolgere attività di prossimità, tra cui le consulenze psicologiche, e la Telecompagnia. Queste attività sono state coperte da una Convenzione, a carattere sperimentale, tra il Dipartimento V e l’Azienda che è scaduta a giugno 2016.
A Novembre 2016 è stata fatta una nuova riorganizzazione aziendale dei servizi sociali e il 31 marzo 2017 è stata rinnovata la Convenzione per un biennio (fino a fine 2018), con un erogazione ordinaria di 600.000 euro. A questi, il condizionale è d’obbligo, andrebbero aggiunti 900.000 euro, attualmente collocati nel fondo passività potenziali del Comune. Nel fondo per Farmacap, sarebbero stati destinati 9,5 mln di euro, con la motivazione, da parte Commissariale, di poter far fronte ad un eventuale richiesta di rientro da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena, dello “scoperto” aziendale.
• L’AZIENDA SVOLGE DA DUE ANNI E MEZZO ANCHE IL SERVIZIO RECUP, di natura “sanitaria” di prenotazioni specialistiche, attualmente presente nel la metà, circa, delle farmacie.
• Negli ultimi mesi del 2017 la Farmacap sta sviluppando relazioni e collaborazioni con il Dipartimento politiche sociali oltre la Convenzione stipulata (gestione Home Care Premium) e con i diversi servizi sociali municipali.

LE LAVORATRICI DELL’AZIENDA

• Un dato che non viene mai messo in risalto è che la Farmacap è l’azienda probabilmente con il più alto tasso di occupazione femminile di quelle del Comune di Roma. In tutti i settori aziendali le donne superano di gran lunga gli uomini. Per intenderci su 322dipendenti, le donne sono quasi il 75%.
• La Farmacap ha inoltre, proprio per la sue caratteristiche economiche, un’altissima percentuale di lavoratrici con alte qualifiche (laurea o laurea breve), pari probabilmente a 2/3 del personale.

ACCORDI SINDACALI E CRITICITA’

L’azienda non ha applicato subito il rinnovo contrattuale Assofarm 2013 e questo ha determinato, oltre a una legittima conflittualità interna, un accumulo di arretrati contrattuali non indifferente; i contratti collettivi nazionali di lavoro, che erano presenti in azienda sono stati per anni 4 (oltre a quello prevalente Assofarm, cooperative sociali, multiservizi e Fism -scuole private per il nido). Il primo accordo per sanare la situazione della mancata applicazione del CCNL Assofarm è stato firmato ad ottobre 2016 da Usi, Fisascat Cisl e Uiltucs, durante l’incarico di Direttore Generale della Dott.ssa Laing, che prevedeva il riallineamento contrattuale ad aprile 2017. Nello stesso mese (10 aprile 2017) è stato firmato un accordo con il Commissario Straordinario, Avv. Angelo Stefanori e l’attuale Direttore Generale Dott. Cozzolino (subentrato ad aprile 2017) e le OO.SS e rispettive Rsa di Usi, Fisascat Cisl, Uiltucs e Filcams Cgil, seguito da un accordo esecutivo a Luglio 2017, per l’erogazione dell’una tantum prevista dal rinnovo contrattuale (Giugno 2017), degli arretrati contrattuali in due rate (settembre e novembre 2017) e per l’applicazione del CCNL Assofarm a tutti i dipendenti. Rimangono sul tappeto, con inadempienza datoriale, alcune questioni: la reintroduzione dei buoni pasto (indennità sostitutiva della mensa) e la verifica degli arretrati; l’applicazione del CCNL Assofarm alle altre 8 lavoratrici con CCNL Fism e cooperative sociali; il riconoscimento del livello contrattuale di competenza a Direttori di farmacia che svolgono la funzione da più di un anno,la verifica tra inquadramenti originari di assunzione e gli adeguamenti secondo la classificazione del personale previsto dal CCNL di settore (Assofarm), il riconoscimento di alcune indennità, l’assistenza sanitaria integrativa e comunque, in via generale, un adeguata informazione e confronto con le OO.SS sui processi di riorganizzazione e risanamento aziendale. Allo stato attuale, a parte alcune considerazioni e accenni, Commissario Straordinario nominato e Direzione Generale, non hanno illustrato né consegnato a Rsa interne e sindacati, il piano di risanamento e riorganizzazione (piano industriale).

CONSIDERAZIONI

La Farmacap è stata per anni un’azienda sana e con un idea di fondo originale e piena di potenzialità, che ha fatto dell’integrazione farmaco-socio-sanitaria un punto di forza.
Purtroppo negli anni le responsabilità di una gestione inefficiente dell’Azienda e la mancanza di una strategia di sviluppo adeguata sono da ricercarsi anche nelle sedi istituzionali preposte alla definizione degli atti d’indirizzo e al controllo politico.
A partire dal 2011 a nostro avviso è stato elaborato il “teorema Farmacap”, attraverso la costruzione di un rilevante passivo di bilancio. PASSIVO, A NOSTRO AVVISO, INESISTENTE (vedi Controrelazione), ALMENO NELLE SUE DIMENSIONI, che ha innescato la spirale negativa del fallimento e della valutazione negativa di tutta l’Azienda.
Il teorema è stato necessario a giustificare la vendita dell’azienda o la sua trasformazione in Spa con cessione di quote ai privati.
Il bilancio 2015 è stato chiuso in attivo per poche decine di migliaia di euro, come quello del 2016. Ad oggi non sappiamo quale sia l’andamento economico aziendale per il 2017 e come le misure di riorganizzazione previste impatteranno sul bilancio aziendale. Il nostro auspicio è che la Farmacap continui a mantenersi in attivo e che poggi sulle proprie gambe almeno per quanto riguarda il settore farmaceutico senza necessità di attingere a risorse aggiuntive comunali, consapevoli, che con le modifiche previste dal DDL sulla concorrenza sulle farmacie, abbiamo la certezza, che con un nuovo passivo, ripartirebbe la campagna sul “carrozzone pubblico” e l’offensiva privatizzatrice.
Rivendichiamo con forza un vero progetto di sviluppo e di rilancio per l’Azienda Speciale Farmacap e una gestione pubblica, magari con uno statuto modificato che preveda una maggiore partecipazione degli utenti/cittadini e dei lavoratori stessi, costituita di figure manageriali che abbiano competenza nel settore, rafforzando il suo ruolo e le sue finalità sociali, soprattutto in un momento di crisi profonda come quello che sta vivendo la nostra città. Farmacap ha locali e personale qualificato.

Le azioni che riteniamo necessarie al rilancio dell’azienda speciale:

La posizione dell’Usi è per il mantenimento della natura di azienda speciale comunale e non solo di azienda pubblica e basta (quindi siamo contrari al cambio e trasformazione in Società per azioni come ad eventuali scorpori di settori aziendali) e per il suo rilancio, facendo sviluppare in concreto e non solo con dichiarazioni formali, il modello della “farmacia sociale” come polo socio-sanitario-farmaceutico nei quartieri di Roma Capitale, ridando forza ed energie per reggere il campo, anche in periferia, di fronte agli investimenti delle cordate economico finanziarie che gestiscono le farmacie private, quindi marcando la differenza tra le farmacie pubbliche e altri modelli “mercantili”, a favore degli utenti e della cittadinanza. Pensiamo che Farmacap vada considerata una RISORSA con le sue farmacie dislocate nei quartieri più disagiati e degradati, con sacche allarmanti di povertà che, purtroppo, continueranno ad aumentare. Proprio per questo Farmacap è Risorsa, perché è un presidio di prevenzione radicato nel territorio e appartenente a quella specifica comunità. Inoltre Farmacap, con i suoi vari locali, potrebbe approntare in accordo con Comune e anche la Regione nuovi servizi sociali. Roma ha bisogno di servizi, è una città sofferta, provata anche dallo scandalo di Mafia Capitale
Per questo, è necessario un impegno ulteriore da parte di lavoratori e lavoratrici, per ottenere un preciso orientamento e indirizzo politico dell’Amministrazione Capitolina, anche di amministrazione dei finanziamenti e delle convenzioni in essere per il settore sociale, unita ad una programmazione (che prima o poi dovrà prevedere gli organi statutari normali, Presidente e Cda) e pianificazione di interventi per rendere efficace ed efficiente, il lavoro delle farmacie pubbliche di Farmacap. Anche con la predisposizione di un piano di risanamento, riammodernamento e di riorganizzazione “industriale” (compito dell’Azienda), con la partecipazione attiva e il contributo di chi lavora a Farmacap, in termini di proposte.
A livello istituzionale (Assemblea Capitolina) chiediamo il superamento della delibera n. 13 del 23 marzo 2015, almeno nelle parti riguardanti l’Azienda Farmacap, che garantisca la prosecuzione della forma societaria Azienda speciale e tuteli l’azienda da ipotesi privatizzatrici nel mutato quadro legislativo nazionale.

A cura della Segreteria USI e la RSA- Rls USI interna alla Farmacap

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