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Dove volano i salami

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(2 Maggio 2010) Enzo Apicella
Arrestati undici 'Falchi' della polizia di Napoli, per aver "ripulito" il carico di un tir rapinato

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Erano tutti innocenti, peggio per loro

Scagionati in Cassazione da tutte le accuse i tre egiziani di Anzio

(11 Giugno 2005)

Con la solita notiziola d'agenzia ignorata dalla maggior parte della stampa, si è conclusa la vicenda dei tre pescatori egiziani di Anzio nella cui casa era stato rinvenuto dell'esplosivo, una pistola e alcune mappe sulle quale sarebbero stati contrassegnati diversi McDonalds e il cimitero militare di Nettuno.

In Assise i tre erano stati assolti da tutte le accuse e il dispositivo della sentenza aveva evidenziato che era ben vero il ritrovamento dei corpi di reato (esplosivo e pistola) ma non era dimostrata la finalità di terrorismo ed era plausibile che quelle "prove" fossero state costruite ad arte.

La Corte di Appello aveva confermato l'inesistenza dell'accusa di terrorismo ma aveva condannato i tre per detenzione abusiva di armi e materiali esplosivi.

La Cassazione, prima sezione penale, ha annullato senza rinvio la condanna a 5 anni e mille euro di multa inflitta ai tre imputati, El Gammal Ali Salah Abdel Fattah, ShalabeJ Magdj Mohamed Ahmed, El Zahed Mohamed Khaled Mohamed, assistiti dall'avvocto Carlo Corbucci del Foro di Roma erano all'udienza pubblica che si e' tenuta il 7 giugno al palazzaccio

Questo scrisse a suo tempo Livio Caputo su Leadership medica in un articolo magdiano intitolato

IL NEMICO TRA NOI

http://www.leadershipmedica.com/culturale/culsett03/culturaleita/7caputo/7caputoita.htm

(...) Con un’altra legge quasi contemporanea, è stato istituito il Comitato di sicurezza finanziaria, strumento essenziale per decretare il blocco dei beni delle persone e delle organizzazioni terroristiche, in esecuzione degli obblighi assunti in sede di Nazioni Unite e di Unione Europea. Il risultato è stato, finora, abbastanza soddisfacente, nel senso che nel nostro Paese il terrorismo islamico non è riuscito a mettere in atto azioni eclatanti. In alcuni casi, le autorità sono riuscite a distruggere le cellule di militanti prima ancora che entrassero in azione, in altri hanno potuto bloccare i piani dei terroristi in fase operativa, come in occasione dell’arresto ad Anzio di tre egiziani con il baule dell’auto pieno di esplosivo o del tentativo di attaccare con i gas, attraverso le fogne, l’ambasciata americana a Roma.

Pochi etti di esplosivo (piazzati non si sa bene da chi) erano diventati un intero "baule dell'auto". (Quanto ai marocchini sono stati tutti assolti per il fatto non sussiste).

Questa invece era la grottesca storia di una cintura da pellegrino scambiata dai sagaci inquirenti e dai giornalisti codini in un necessaire per kamikaze

Anzio, cintura da kamikaze in abitazione presunti terroristi.

http://02-4.eurnews.it/ottobre/caltanet21.htm#3

(AGI) - Roma, 20 ott. - Inquietante rinvenimento nell'abitazione di Anzio, in provincia di Roma, in cui vivevano i tre egiziani accusati di terrorismo ed arrestati il 4 ottobre. Nel corso di una seconda perquisizione nelle mani degli inquirenti e' infatti finita una cintura da kamikaze porta-esplosivo. Gli investigatori hanno inoltre sequestrato alcune agendine, fax, bloc notes e documenti scritti in arabo accuratamente nascosti nell'abitazione sul litorale capitolino. Sulla cintura porta-esplosivo e' stata ordinata una perizia per chiarire se le sue sette tasche abbiano gia' trasportato esplosivo.

e questa la Rai

http://www.rai.it/accessibile/news/articolonews/0,9217,33376,00.html

Uno di loro aveva una mappa sulla quale c’era un segno chiaro, indicava il cimitero militare americano di Nettuno, quello dove riposano le spoglie dei caduti dello sbarco sul litorale romano, avvenuto durante la seconda guerra mondiale. Ma assieme a documenti come questo, tra le loro cose i carabinieri hanno trovato anche dell’esplosivo (si tratterebbe di una quantità non ingente). Per indizi come questi, sono finiti in manette tre egiziani arrestati ieri ad Anzio sul litorale pontino, considerati tre presunti terroristi. Due sono stati presi nella loro abitazione mentre un terzo è stato arrestato nel corso di un intervento in mare. Era a bordo della motonave titanic (dove lavorava come pescatore), che è stata agganciata da una motovedette dell’arma e riportata a terra con il presidio aereo di un elicottero.

Pensate il costo della sceneggiata di una motovedetta dell'Arma che abborda in mare il peschereccio, con l'ausilio di un elicottero, per arrestare e portare a terra un pescatore...

Ma non c'è limite, questo è il pezzo sulla famosa cintura che portata in tribunale ha ridicolizzato l'accusa.

Seconda perquisizione dei carabinieri porta al sequestro di oggetti “inquietanti”
Terrorismo, cintura “da kamikaze” trovata ad Anzio


http://www.rai.it/accessibile/news/articolonews/0,9217,35030,00.html

Una cintura porta-esplosivo “da kamikaze”, agendine, fax, bloc notes e documenti scritti in arabo accuratamente nascosti. Questi gli oggetti trovati nel corso di una seconda perquisizione fatta dai carabinieri nella casa di Anzio, nel litorale romano, dove abitavano i tre egiziani arrestati il 4 ottobre con l'accusa di terrorismo.

E’ la prima volta che in Italia, nel corso di indagini sul terrorismo internazionale sono stati trovati armi, esplosivo e carte. Sulla cintura, in pelle, lunga circa un metro, con una grossa fibbia di metallo, è già stata affidata una consulenza ai carabinieri del Racis (Raggruppamento investigazioni scientifiche - vedi link) per verificare se vi siano tracce di esplosivo e se sia stata usata per trasportare i sette panetti di esplosivo ritrovati nella casa di Anzio in un vano dietro lo scaldabagno, oppure se dovesse ancora essere adoperata.

Proprio nel carteggio intercorso tra due degli arrestati, Shalabej Madi e El Gammal Salah, e alcuni amici arabi ci sarebbe la traccia sul punto di contatto tra la cellula dei presunti terroristi arrestati e altri importanti gruppi di terroristi islamici presenti sul territorio italiano, finiti nel mirino degli investigatori dopo lunghi pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali.

Sono al vaglio degli investigatori i tabulati telefonici riferibili al cellulare sequestrato ad uno degli arrestati, vengono passati al setaccio nomi e discorsi, così come gli appunti contenuti nei bloc notes e in libretti dattiloscritti ritrovati nel corso della seconda perquisizione. Nei prossimi giorni si terrà l'udienza davanti al tribunale del riesame per discutere l'istanza di scarcerazione presentata dai difensori dei tre egiziani.

Fonte

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