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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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(Licenziamenti politici)

Solidarietà con Faty

Licenziata da Arcade per il suo ruolo nella lotta contro lo sfruttamento

(22 Agosto 2005)

A Parigi: nel febbraio 2003, una trentina di donne di servizio dipendenti della società Arcade, ma che lavoravano nei fatti per il gruppo ACCOR, sconfiggevano il loro datore di lavoro al termine di un anno di sciopero.

Uno sciopero che aveva messo in luce e fatto conoscere al grande pubblico le condizioni di lavoro quasi schiavistiche che erano loro imposte.

Arcade è una di quelle ditte di sub-appalto che si occupano delle pulizie nei locali di varie imprese, ed in particolare nelle camere della maggioranza degli alberghi francesi del gruppo ACCOR.

Per questo assume soprattutto donne immigrate, che sanno spesso appena leggere e scrivere e sono a volte senza documenti, quindi in posizione di grande debolezza di fronte ai loro sfruttatori. I sub-appalti sono le condizioni di lavoro del terzo mondo introdotte da noi nell’indifferenza generale.

Con la loro lunga lotta, le scioperanti avevano ottenuto dei risultati: la direzione di ACCOR, direttamente chiamata in causa, aveva dovuto elaborare una “carta” dove si preconizzava un relativo allineamento delle condizioni di lavoro dei dipendenti dei sub-appalti su quelle dei salariati del gruppo e di conseguenza la direzione di Arcade aveva finito per firmare un contratto che confermava in particolare una riduzione dei ritmi imposti, rivendicazione centrale delle scioperanti.

Tuttavia un anno dopo, ci si accorge che la direzione di Arcade si rimangia, poco a poco, i suoi impegni e riprende, là dove può giocare sulla paura, le sue vecchie pratiche: ore di straordinario non pagate, orari contrattuali non rispettati, trasporti non rimborsati...

Ma per condurre questa controffensiva, la direzione di Arcade deve spezzare la resistenza dei lavoratori. Niente di cui stupirsi dunque, del fatto che Faty Mayant, che aveva giocato un ruolo di primo piano nello sciopero e che, come delegata sindacale SUD e continua a lottare quotidianamente, sia il primo obiettivo. Col pretesto del superamento delle sue ore di delega sindacale, è stata licenziata.

Il licenziamento è contestabile sul piano giuridico e il suo sindacato ha avviato una vertenza legale.

Ma noi sappiamo fino a che punto le procedure possano essere lunghe e penose. E’ per questo che occorre mostrare alla direzione di Arcade che Faty non è isolata e che cercando di sbarazzarsi di lei non fa che rivitalizzare il sostegno di cui avevano goduto queste donne.

Manifestiamo la nostra solidarietà, denunciamo questo licenziamento e protestiamo presso le imprese che ricorrono ai servizi di Arcade.

A Torino, inviare fax o e mail a Novotel, Corso Giulio Cesare, 338, 10154 Torino
Tel. 011 26 01 211, Fax, 011 26 05 74, E-mail novotel.torino@accor-hotels.it

Ogni sostegno finanziario – a Torino può essere fatto pervenire alla CUB sul c/c 102259, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Ag. 29, ABI 1025, CAB 1029, intestato a FLAICA-CUB con la causale “Per Faty” - aiuterà Faty e la sua famiglia a resistere il tempo necessario alla sua riassunzione.

FLAICA Uniti - CUB
flaicacubtorino@hotmail.com

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