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(7 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(No basi, no guerre)

Chiudere Camp Darby

Manifestiamo ai cancelli della base l’11 Settembre

(29 Agosto 2005)

Da almeno due anni il movimento contro la guerra parla di allargamento della base militare di Camp Darby all’interno di una strategia militare che tende a rafforzare la presenza militare Usa e Nato a Taranto e nell’area tra Pisa e Livorno . La base di Camp darby occupa una superficie dei mille ettari e si estende per un perimetro di oltre 14 Km e stando alle fonti Usa ospita il più grande arsenale statunitense all’estero. Il progetto Usa e Nato è quello di costruire nella piana di Guastocce una grande struttura logistica, all’ingresso della quale campeggerà l’anonimo logo di una società per azioni che opera ai diretti ordini del Pentagono con compiti di supporto alle attività militari.ma cosa è la logistica militare?

Trattasi delle attività che assicurano alle forze armate quanto necessitano per vivere, muovere e combattere nelle migliori condizioni di efficienza. Nel senso più completo, la logistica militare si occupa di:

a) progettare, sviluppare, acquistare, stoccare, movimentare, distribuire, mantenere, evacuare i mezzi

b) movimentare, evacuare e ospitalizzare il personale

c) acquisire o costruire infrastrutture

d) acquisire o fornire servizi.

Queste poche considerazioni, leggibili anche su internet, gettano via ogni dubbio su un eventuale utilizzo buonoin chiave logistica dell’area in provincia di Livorno, le smentite di Cosimi non convincono visto che non c’è niente di nuovo da sapere sui progetti usa se non avversarli per l’utilizzo militare del nostro territorio; la logistica è quindi parte essenziale della macchina da guerra.

Escluso l’uso logistico dell’area (ma gli usa hanno stanziato 52 milioni di dollari proprio per la logistica di camp darby) che dire invece della posizione espressa dalla Regione Toscana? Due sono gli elementi di dissenso:

Il peace Keeping non è uno strumento di pace ma il suo utilizzo è connesso alla occupazione militare di alcuni territori. Apprezziamo le dichiarazioni di Gelli a favore della riconversione di Camp Darby ma crediamo che l’Amministrazione debba adoperarsi concretamente per impedire il potenziamento della base e un utilizzo del territorio che danneggi l’ambiente senza sviluppo occupazionale e alla fine costruisce i presupposti per il potenziamento della presenza militare.

Ben otto milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione e dal Governo per il Navicelli all’interno di 16 milioni di euro destinati ad investimenti. Noi ci domandiamo a quale scopo. Nelle settimane scorse è stato lanciato in pompa magna il progetto dell’area vasta con un grande network che riguarda i Navicelli, il porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa con potenziamento delle infrastrutture, da quelle autostradali alle Ferrovie. IL vicepresidente della Provincia di Pisa è preoccupato che la presenza militare disturbi la grande operazione di area vasta, da parte nostra crediamo esistano degli strani collegamenti tra il potenziamento del porto di Livorno e l’utilizzo di alcune banchine ad uso militare, la navigabilità dello scolmatore ed un utilizzo dello stesso da parte Usa per collegare la base al Mare, la richiesta sempre più pressante da parte di cordate imprenditrici Usa ed italiane di destinare aree a villaggi dorati per militari e “civili Usa” proprio quando il problema abitativo dalle nostre parti diventa sempre più drammatico.

Il progetto di una area logistica è un progetto di guerra e in ogni caso dobbiamo entrare nel merito dei progetti di area vasta che collegherà Pisa e Livorno. La costa tirrenica tra Pisa e Livorno lungi da una auspicata valorizzazione ambientale torna ad essere scenario di guerra, da un parte appetita da processi di militarizzazione dei territori, dall'altra da progetti subiti e non discussi dai cittadini, dai sindacati, dagli abitanti dei territori Proprio per queste ragioni il prossimo 11 settembre le forze pacifiste, sindacali e democratiche scelgano i cancelli di Camp darby per manifestare contro la guerra e per ribadire che la Toscana non è zona di guerra né strumento per il dominio dei popoli .

Confederazione cobas di Pisa
confcobaspisa@inwind.it

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