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Comunicato lavoratori biglietteria e accoglienza del Parco Archeologico del Colosseo

(11 Novembre 2023)

Cobas lavoro privato

Con una comunicazione ufficiale in data 9 novembre 2023 il Parco Archeologico del Colosseo ha annunciato la firma del contratto di servizi con il nuovo gestore di biglietteria e accoglienza affidati a CNS (Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa) che ha designato come mandante Midaticket s.r.l. e come ditte esecutrici REAR società cooperativa e Cooperativa Sociale Zoe.

La scrivente O.S. Cobas del Lavoro Privato, risultante tra le prime organizzazioni sindacali per adesione presso il Parco Archeologico del Colosseo, intende con la presente esprimere le sue considerazioni e preoccupazioni riguardo al nuovo assetto in essere a partire da febbraio 2023.

In linea generale, da più di venti anni un esercito di lavoratori in appalto e concessione manda avanti con dedizione, competenza e capacità la maggior parte dell’immenso patrimonio culturale italiano a fronte di una cronica carenza di personale statale.

La definizione di servizi aggiuntivi risulta ormai inadeguata. Sono in tutto e per tutto considerabili servizi essenziali e come tali sarebbe doveroso iniziare un percorso serio e concreto di internalizzazione di questo immenso patrimonio umano. Al contrario, il Ministero, con l’attuazione del bando di gara per la gestione privata di biglietterie ed accoglienza del Parco Archeologico del Colosseo, ha inteso ancora una volta affidare alla logica degli appalti al massimo ribasso il destino dei lavoratori che da più di venti anni consentono la fruizione di uno dei monumenti più visitati al mondo.

La scrivente O.S. ribadisce con forza la sua determinazione a proseguire la battaglia per l’internalizzazione del personale per restituire dignità, stabilità e adeguato trattamento economico al fulcro essenziale del Colosseo e di tutti i lavoratori dei Musei e Aree Archeologiche di Italia.

Nella logica del bando di gara del Colosseo si è lasciata, fatta salva la clausola sociale, piena libertà di scelta alle imprese riguardo il CCNL da applicare. Ancora una volta si è perduto il senso della professionalità necessaria nei Beni Culturali: non è un Contratto Multiservizi o, peggio ancora, un Contratto dei Servizi Fiduciari che possono qualificare il lavoro in questo settore.

Il ricorrere, nella mera ratio del profitto di impresa, a contratti ai limiti della sussistenza o, come nel caso dei Servizi Fiduciari, giudicati più volte incostituzionali, è indice di una volontà da parte del Ministero di continuare a creare lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.

Se questo Ministero vuole continuare ad affidare al profitto dei privati la gestione del bene pubblico, si impegni, allora, a porre limiti ineludibili ai contratti da applicare, riconoscendo una volta per tutte come unico contratto il CCNL Federculture, unico vero contratto aderente ai professionisti del settore Cultura.

La designazione delle ditte esecutrici da parte del Parco Archeologico del Colosseo, come nuovo e limpido corso della vita del Colosseo, lascia questa O.S. con taluni dubbi e perplessità.

In particolare in riferimento a REAR società cooperativa. Dall’8 settembre 2023, infatti, in Gazzetta Ufficiale -DECRETO 31 agosto 2023 -Revoca del consiglio di amministrazione della «Rear societa’ cooperativa, siglabile Rear soc. coop.», in Torino e nomina del commissario governativo. (23A04963) (GU n.210 del 8-9-2023 )- viene nominato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il commissario Francesco Cappello alla guida della Cooperativa in seguito all’ispezione straordinaria disposta a maggio dal Ministero stesso e all’avvio di un indagine della Procura di Torino per malversazione e truffa che vede coinvolti a vario titolo alcuni soci e dirigenti della Società tra i quali il deputato Mauro Laus, capogruppo del Pd nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

Non può tale accadimento non destare preoccupazione rispetto ai lavoratori del Parco del Colosseo.

Inoltre, e non da meno, più e più volte questa Società si è resa protagonista di scelte aziendali di massimo sfruttamento dei lavoratori. E’ infatti ben nota la sua prassi consolidata di applicare, pur essa agendo nel settore della Cultura, il CCNL dei Servizi Fiduciari con paghe base inferiori ai 6 euro lordi l’ora.

Tutte circostanze queste, unitamente al fatto che CNS sia un aggregato aderente a Legacoop, che mettono ben in evidenza come le forze di governo – che selezionano i soggetti a cui affidare appalti pubblici – e quelle di opposizione – che spesso gestiscono in prima persona i soggetti affidatari degli appalti pubblici guadagnando (anche) sulla pelle dei lavoratori sfruttati – mentre litigano fintamente nelle piazze e sui social, di fatto trovano sempre una pronta convergenza attorno al business degli appalti della P.A.

Per tutte le ragioni esposte sopra, la scrivente O.S. Cobas del Lavoro Privato dichiara la sua ferma e costante intenzione di agire in tutti i modi e con tutti gli strumenti di lotta necessari per la tutela dei lavoratori coinvolti nel passaggio di cantiere del parco archeologico del Colosseo, affinché venga garantita la massima protezione dei lavoratori stessi.

Auspica, altresì, l’inizio di un dialogo diretto con tutti gli attori di questo passaggio di cantiere, avendo già essa sollecitato in tal senso sia il Parco Archeologico del Colosseo, che le società uscenti ed entranti.

Roma, 10 novembre 2023

COBAS DEL LAVORO PRIVATO

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