Capitale e lavoro :: Flessibili, precari, esternalizzati

IKEA: precarieta’ ed inquinamento

Uniti contro la precarizzazione del lavoro e della vita.

(21 Gennaio 2006)

IKEA scrive sul suo sito che fu fondata proprio mentre la Svezia stava diventando un paese esemplare per la sua attenzione nei confronti delle persone e per la sua uguaglianza e che questi concetti sono alla base della sua filosofia aziendale.

Queste sono solo chiacchere!

A padova la grande maggioranza dei lavoratori Ikea ha un contratto di tipo precario

La citta’ di Padova ed in particolare la zona di PadoVa Est paga un prezzo altissimo in aumento del traffico ed inquinamento per la sua collocazione all’uscita di Padova est.

Noi vogliamo che Ikea paghi immediatamente i vantaggi che ha avuto dalla Giunta Destro trasformando i contratti di lavoro precari in contratti di lavoro a tempo indeterminato e mettendo i suoi soldi per gli interventi necessari a ridurre i volumi di traffico a Padova Est

Sabato 28 Gennaio alle ore 16 partecipiamo tutti al sit-in davanti all’ Ikea.

Basta con la precarieta’,basta con i grandi centri commerciali, basta con lo sfruttamento del territorio e l’inquinamento.

RETE CONTRO la precarieta’ del lavoro

Asu, Attac Padova, FGCI, Giovani Comunisti; delegati e lavoratori delle aziende: Arneg, ZF, Sit Precisa, Terme di Galzignano spa, ORV, Azienda Ospedaliera di Padova, Poste spa, Dab, Hiross, Berti legnami, Valigeria Roncato, APS, Carraro, Vodafone Italia, Komatsu, TNT-Traco.Sepad, Parpas,Dogane di Padova, IVG, FIP, Anselmi, Sepad, Filippi, Rete del lavoro migrante, Ascan, Rete del lavoro migrante alta Padovana.